Domani, martedì 14 aprile, si apre il Salone del Mobile di Milano. Un appuntamento che, negli anni, è diventato sempre più glamour, grazie soprattutto al Fuorisalone che trasforma le vie di Milano in atelier di design a cielo aperto, ma che cerca di non dimenticare quello che deve essere in prima battuta: una vetrina e un volano di business per uno dei settori nei quali le imprese italiane hanno pochi rivali, quello del legno arredo.
E in effetti, gli organizzatori del Salone del Mobile nei padiglioni i Fiera Milano Rho hanno un obiettivo ben preciso: sostenere e accompagnare le Pmi italiane del settore legno arredo e del design verso i mercati più lontani, sostenendo e incrementando l’export, vera linfa del business delle imprese in un momento economico difficile come quello attuale.
Aperto dalle 9.30 alle 18.30, anche al pubblico sabato 18 e domenica 19 aprile, il Salone del Mobile arriva a due settimane dall’avvio di Expo2015, a pochi metri dai padiglioni fieristici e punta a sfruttare l’effetto dell’esposizione universale per agganciare una ripresa che, nel settore legno arredo appare lenta ma costante, in termini di fatturati e, soprattutto, di ordinativi.
I numeri di questo Salone del Mobile parlano di circa 2mila espositori suddivisi tra i settori Salone internazionale del mobile, SaloneUfficio Salone del complemento d’arredo ed Euroluce e le attese del settore sono tutte nelle parole del presidente di FederlegnoArredo e del Salone del Mobile, Roberto Snaidero durante la presentazione dell’edizione 2015: “Quest’anno ci attendiamo il record, 350mila visitatori provenienti da 160 Paesi, perché c’è una grande voglia di investire delle imprese e di scommettere su nuove strategie di business e nuove sinergie per affrontare le sfide dei mercati più lontani. Sul mercato estero abbiamo chiuso il 2014 con un aumento delle vendite del 2,7%, quindi abbiamo raggiunto quasi 11,5 miliardi di export. Una mano importante è stata fornita dalla svalutazione dell’euro grazie alla quale solo in dicembre le esportazioni verso gli Usa sono cresciute del 47%”.
E se per l’estero le cose non vanno male, dal Salone del Mobile ci si aspetta una sveglia anche per la domanda interna, stimolata sì dal bonus mobili ma ancora di là dall’essere soddisfacente. “Partiamo da presupposti positivi sul mercato estero – ha ricordato ancora Snaidero -. Abbiamo chiuso il 2014 su 2013 con un +2,7%, quindi 11,5 miliardi di esportazioni, mentre è più sofferente in mercato interno il bonus mobili ci ha aiutato a non calare ulteriormente: rispetto al meno 4-5% degli anni scorsi la flessione lo scorso anno l’abbiamo contenuta a -2,5%”.
Proprio sul bonus mobili è tornato Snaidero, chiedendo ancora una volta che diventi una misura strutturale e non estemporanea: “Abbiamo già chiesto al governo che sia una misura strutturale per il nostro settore, vedremo. Avremo la prossima settimana l’opportunità di incontrare diversi referenti del governo e ripeteremo la nostra richiesta”. Perché il Salone del Mobile è anche un momento favorevole per la diplomazia…