Nei giorni scorsi abbiamo visto come l’ e-commerce in Italia sia in crescita, lenta ma progressiva. Una crescita che, al di là delle ricerche sulla tipologia di utente, sulla tipologia di merce acquista e su dettagli di colore e costume, non può non essere agganciata dalle piccole e medie imprese.
L’ e-commerce, insieme alla propensione all’export, è una delle chiavi che possono aiutare le aziende italiane a superare le secche della domanda interna stagnante e a far ripartire, o migliorare, il proprio business. Ma si fa presto a dire e-commerce…
Allestire una vetrina virtuale dei propri prodotti, agganciarvi una piattaforma di pagamento, contare su una logistica performante e sinergica al processo di acquisto sono tutti passaggi che non possono essere improvvisati, pena la creazione di un e-commerce inefficace e una conseguente perdita di tempo e di denaro.
Al di là dei dettagli tecnologici, di web design e di usabilità del proprio sito di e-commerce, è utile ricordare quello che serve per realizzare un sito efficace e che possa garantire di essere ben visibile in rete ai potenziali clienti di ogni impresa. Per questo, affidiamoci ai consigli di John Siebert, uno dei guru americani del web marketing che qualcosa ha da insegnare.
- Conoscere approfonditamente il target di riferimento dell’azienda, il suo comportamento d’acquisto, le sue aspettative nei confronti dell’azienda e dei suoi prodotti.
- Utilizzare immagini ad alta risoluzione dei prodotti, in modo che possano essere visualizzati da più angolazioni, come se riproducessero una reale esperienza di acquisto.
- Oltre alle immagini, utilizzare anche i video per offrire al potenziale acquirente una visione a tutto tondo del prodotto che vorrebbe acquistare.
- Così come le immagini devono essere ad alta risoluzione, anche le spiegazioni dei prodotti e le didascalie devono essere dettagliate, esaustive e in grado di coinvolgere il potenziale acquirente.
- La navigazione deve essere chiara, lineare, intuitiva e riprodurre un’esperienza di acquisto da punto vendita, come se l’acquirente si muovesse tra degli scaffali e non in un e-commerce.
- Favorire la cosiddetta “call to action”: il cliente deve essere accompagnato fino all’acquisto finale senza che abbandoni prima, utilizzando tutti gli strumenti più coinvolgenti per accattivarselo.
- Al contrario, evitare “call to action” verso altri siti, a maggior ragione quando il cliente sta concludendo il proprio acquisto: quando sta per pagare, deve pensare solo al pagamento.
- Perché non abbandoni prima dell’acquisto, cercare il più possibile di offrire al cliente la spedizione gratuita, quando il prezzo del prodotto lo permette.
- Allo stesso modo, il carrello dell’ e-commerce deve essere visibile al potenziale cliente in ogni momento della navigazione. L’esperienza di navigazione raccomanda di posizionare l’icona del carrello nell’angolo alto a destra della pagina.
- Anche la barra di ricerca deve essere sempre visibile durante la navigazione: migliora la usability del sito e soddisfa il cliente.
- Creare una vetrina sul sito di e-commerce nella quale posizionare i prodotti che potrebbero interessare di più ai potenziali clienti, esattamente come accade nella vetrina di un negozio reale.
- Evidenziare promozioni e sconti già dalla home page. Accrescono la fidelizzazione e aumentano il tasso di conversione.
- Spesso il cliente che si avvicina per la prima volta all’ e-commerce è diffidente; più informazioni di contatto fornite (e-mail, telefono, Skype…), più il cliente avrà fiducia in voi.
- Garantire differenti modalità di pagamento per clienti con un differente grado di maturità nell’approccio a internet: spesso molti sono diffidenti nell’ e-commerce perché non trovano sicuro inserire i dati della propria carta di credito.
- La semplicità prima di tutto. Il sito di e-commerce deve parlare e spiegarsi da solo e l’utente deve capire subito, durante la navigazione, in che punto si trova e che cosa sta per fare.