In barba alla tensioni geopolitiche che attraversano il mondo arabo e il Nordafrica in particolare, l’Egitto continua a essere terra di conquista per il business made in Italy. Dopo Eni, tocca a ora Enel Green Power focalizzare la sua attenzione sul Paese dei Faraoni.
Nei giorni scorsi, infatti, Eni aveva comunicato nuovi record per la sua attività estrattiva nel Paese, mentre ora l’ad di Enel Green Power Francesco Venturini ha parlato delle strategie dell’azienda in Egitto. Secondo Venturini, infatti, il Paese “rappresenta una parte importante della nostra strategia nel Mediterraneo e, insieme al Marocco, sta sviluppando gare molto importanti“.
Venturini ha parlato nei giorni scorsi a margine del convegno Res4Med e ha ricordato che l’Egitto è “un Paese in grandissima crescita” e su cui Enel Green Power ha “grosse speranze“. Del resto, nei giorni scorsi in Egitto si è conclusa una gara per 250 megawatt di eolico che Enel Green Power non si è aggiudicata: la società punta a gare che assicurano il ritiro dell’energia a prezzi prestabiliti e non “a prezzi da record”, come ha sottolineato Venturini, che hanno caratterizzato la gara in oggetto.
Nelle sue dichiarazioni, l’ad di Enel Green Power ha di fatto aperto le porte a investimenti in tutto il continente africano. Oltre ad aver parlato di Marocco, Algeria e Tunisia, Venturini ha ricordato che, grazie all’attività per ora concentrata solo in Sudafrica, Enel Green Power è il primo operatore privato di energie rinnovabili in Africa: “Il nostro obiettivo è di continuare a svilupparci in tutto il continente, guardiamo con particolare interesse al Corno d’Africa e al Kenya“, ha concluso Venturini.