I Consulenti del lavoro tornano a occuparsi del Tfr in busta paga e lo fanno con una circolare redatta dalla loro Fondazione Studi Consulenti del Lavoro e diffusa lo scorso 3 aprile, nella quale si approfondiscono alcune questioni legate alla scelta della liquidazione del trattamento di fine rapporto.
Nella circolare, i Consulenti del lavoro analizzano alcuni aspetti della normativa legati ai destinatari, alle misure contributive e fiscali, alle agevolazioni, alle modalità di richiesta e ad altri dettagli.
Secondo i Consulenti del lavoro è bene ricordare che la scelta o meno di destinare parte del proprio Tfr in busta paga sospende temporaneamente gli effetti della disciplina vigente, in quanto misura sperimentale e limitata nel tempi, e non si sostituisce integralmente a essa.
Fatta questa doverosa premessa, i Consulenti ricordano quindi ai lavoratori alcuni punti fondamentali della normativa da avere presenti prima di effettuare la propria scelta. In particolare ricordano che:
- il Tfr in busta paga è assoggettato al regime fiscale ordinario e concorre a determinare il reddito complessivo del contribuente con ricadute sulle relative imposte sui redditi;
- la scelta è irreversibile e irrevocabile per il periodo di durata della sperimentazione, ossia fino a giugno 2018.