Il mercato dei veicoli commerciali ha, all’interno del più generale mercato dell’auto, delle peculiarità proprie. Infatti, se qualcuno pensa che a causa della crisi cui le imprese sono esposte da anni possa aver avuto una flessione, si sbaglia. Se non altro per quanto riguarda il 2014, che in Italia si è chiuso con +17,5% nelle immatricolazioni di veicoli commerciali rispetto al 2013.
La tendenza al segno più sembra perdurare nel 2015, almeno stando ai dati relativi alle immatricolazioni di veicoli commerciali del mese di gennaio: +2,1% anno su anno, che se non è la doppia cifra del 2014, per lo meno prosegue nel trend positivo. In barba alla crisi e di buon auspicio per la tanto invocata ripresa.
L’Unrae, l’associazione italiana delle case automobilistiche estere, ha elaborato delle stime attraverso il proprio centro studi, dalle quali è emersa la conferma del trend rialzista. Infatti, secondo Unrae, il +2,1% registrato nel primo mese del 2015 e figlio dell’immatricolazione di 9.209 veicoli commerciali. Il mese di gennaio 2014, a sua volta, con 9.016 unità vendute aveva segnato un +12% rispetto al gennaio 2013.
Secondo il presidente di Unrae Massimo Nordio, “l’effetto confronto con un periodo caratterizzato già da crescite a doppia cifra, conferma la tendenza prevista per l’anno in corso. L’incremento ottenuto nel corso dello scorso anno, rappresenta una boccata di ossigeno per il comparto dei veicoli commerciali che nel corso degli ultimi anni è sceso a livelli di minimo”.
“Inoltre, come per il mercato delle autovetture, un forte contributo al risultato complessivo è stato fornito dalle immatricolazioni a noleggio e, in questo specifico settore, dalla crescita dei furgoni e derivati di autovetture. Senza interventi di stimolo agli investimenti delle imprese il 2015 potrà esprimere un’ulteriore crescita, data dalle non più rimandabili esigenze di rinnovo del parco, che difficilmente, però, supererà le 130mila immatricolazioni complessive (+9,2%), quindi appena 10mila unità in più rispetto al 2014“.