La Milano Fashion Week che si apre domani è la vetrina mondiale della filiera moda italiana. Una filiera che trova nel capoluogo lombardo e nella regione terreno assai fertile. Secondo quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2014 e 2013, nella regione sono 35mila le imprese attive nella filiera moda, di cui circa una su tre si concentra a Milano (13mila). La filiera moda in Lombardia vede oltre 14mila imprese attive nella produzione e 20mila nel commercio; insieme danno lavoro 234mila persone, di cui quasi 100mila a Milano.
Dopo Milano, la provincia più attiva nella filiera moda è Brescia, che conta oltre 4mila imprese; seguono Varese e Bergamo con oltre 3mila, Como con quasi 3mila, per un totale di oltre 20mila addetti. Nonostante i numeri incoraggianti, la Camera di commercio rileva come rispetto al 2013 sono in calo le imprese della filiera moda in Lombardia, passate da 34.868 a 34.525. Crescono, invece, a Milano: da 12.626 a 12.740.
Secondo i dati della Camera di commercio, sono a conduzione maschile due imprese su tre di produzione nel settore della filiera moda regionale (65%); sono di più a Varese, Milano, Bergamo e Brescia (dove sono sette gli uomini su dieci imprese), meno a Bergamo e Brescia (sei su dieci).
E la filiera moda regionale va forte anche nell’export: +5,3% in un anno per la moda lombarda. Tra le province che esportano più di 100 milioni di euro, nei primi nove mesi del 2014 crescono di più Como (+13%) e Mantova (+7%). Milano nella media lombarda (+5,4%). I maggiori esportatori lombardi sono a Milano (1,5 miliardi di moda esportata nei primi nove mesi del 2014), Como (380 milioni), Mantova (292 milioni), Bergamo, Varese e Brescia (intorno ai 200 milioni). Per un totale di 3,1 miliardi in nove mesi. Sono in forte crescita i mercati della Cina e di Hong Kong (+28%), ma anche quello degli Stati Uniti (+11%).