C’era da aspettarselo. Dopo che il Consiglio Nazionale del Notariato aveva sollevato nei giorni scorsi più di un’osservazione sul ddl concorrenza (così come hanno fatto anche i commercialisti), ora è passato all’azione chiedendo al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, garante dello Stato di diritto italiano, un incontro urgente per rappresentare i rischi connessi all’approvazione di alcune disposizioni contenute nel ddl concorrenza, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri.
Il notariato condivide i suggerimenti dell’Ocse in materia di professioni regolamentate, ma è contrario a quella parte del ddl concorrenza che, peraltro non indicata dalle organizzazioni internazionali, porta con sé potenziali effetti distorsivi della concorrenza, che alterano il mercato e creano condizioni di svantaggio competitivo in danno dell’utenza.
Il ddl concorrenza, infatti, prevede l’eliminazione del controllo preventivo di legalità del notaio per le transazioni relative a beni immobili ad uso non abitativo fino a 100mila euro di valore catastale e la costituzione di alcune tipologie di società (Srl semplificata e società semplici).
Come segnalato anche da Confprofessioni, questo ddl concorrenza, dice il notariato, consegna il mercato dei servizi professionali alle lobby delle banche e delle assicurazioni e a pagarne le conseguenze saranno i cittadini e i professionisti. L’imparzialità, la terzietà e il controllo antiriciclaggio garantiti dall’intervento notarile rischiano di essere cancellati unitamente alle altre garanzie che il sistema professionale italiano offre ai cittadini.