Importante riconoscimento per gli architetti italiani a livello europeo. Il Commissario europeo per la politica regionale, Corina Cretu, ha infatti inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente degli architetti italiani Leopoldo Freyrie nella quale ha ricordato che “l’Unione europea già realizza investimenti volti al rafforzamento dei centri urbani. La politica di coesione dell’Ue poggia sul principio del partenariato, che conferisce maggior voce in capitolo alle autorità locali. Oltre il 50% degli investimenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) verranno destinati, nei prossimi anni, alle aree urbane e di questi investimenti almeno il 5% dei finanziamenti disponibili saranno gestiti direttamente dalle città interessate”.
Una lettera originata dalla diffusione, da parte degli architetti italiani, del cosiddetto “Manifesto per la rigenerazione delle città europee”, presentato a novembre 2014 nel corso del forum EU Cities Reloading.
Un manifesto nel quale gli architetti italiani chiedevano, tra le altre cose, di “avviare una politica integrata per la rigenerazione delle città europee, piccole e grandi, con particolare attenzione alle comunità escluse, come le città lontane dai corridoi infrastrutturali e i quartieri periferici o degradati delle grandi città e di promuovere questa stessa politica presso i Governi nazionali, allentando il patto di stabilità laddove impedisca investimenti pubblici che garantiscano standard minimi di sicurezza e salute dei cittadini e rispetto dell’ambiente”.
Ecco, dunque, il plauso degli architetti italiani alla lettera del Commissario, espresso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori: “Siamo soddisfatti per il vivo apprezzamento dimostrato dal Commissario europeo per la politica regionale, Corina Cretu, riguardo all’impegno degli architetti italiani teso a sottolineare la centralità delle città e la necessità di uno sviluppo urbano sostenibile”.