UniCredit International per la Moda è un progetto avviato nel gennaio 2013 in collaborazione con il Centro di Firenze per la Moda Italiana (Cfmi), dedicato al “Fatto in Italia”, e ha l’obiettivo di mettere a disposizione delle Pmi italiane del settore, che producono esclusivamente nel nostro Paese, un’offerta dedicata di servizi a supporto dell’internazionalizzazione.
Grazie a questa iniziativa, nel 2013 UniCredit ha erogato quasi 100 milioni di nuovi finanziamenti e supportato 100 delle aziende segnalate dal Cfmi, espositrici al Pitti di Firenze e al Cpm di Mosca, con prodotti UniCredit dedicati alla loro attività internazionale.
Nel 2014 la nuova finanza erogata dalla Banca a favore del settore moda è stata pari a 400 milioni di euro, di cui oltre 150 relativi alle imprese segnalate dalla Cfmi.
Tra gli obiettivi principali del progetto di UniCredit era inoltre previsto l’affiancamento strategico di un numero selezionato di piccole e medie imprese “top” del “fatto in Italia” nella moda e sono oggi oltre 100 le imprese che stanno sviluppando con la Banca progetti strategici. Proprio a queste realtà imprenditoriali sono stati erogati oltre 250 milioni di nuova finanza a medio termine, a favore di piani di investimento, internazionalizzazione e operazioni straordinarie.
UniCredit ha inoltre organizzato quattro B2B dedicati al settore moda (a Brescia, Pistoia, Firenze e Bari) per oltre 1.100 incontri di business, 160 imprese seller coinvolte e 60 buyer internazionali con Paesi come Polonia, Germania, Russia, Ucraina, Turchia.
“Nell’anno appena trascorso abbiamo quadruplicato il nostro impegno a favore della Moda, portando le nuove erogazioni al settore a oltre 400 milioni – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit -. Questo è stato reso possibile anche grazie anche ai due recenti accordi che UniCredit ha stretto con Camera Nazionale della Moda, con l’obiettivo di tutelare gli stilisti, la creatività applicata e il prodotto italiano di qualità, e con Sistema Moda Italia, per supportare in modo forte e concreto l’intera filiera della moda attraverso il reverse factoring”.