Nonostante dal governo ci sia chi (leggi il ministro Padoan) lancia segnali confortanti per l’economia italiana nel 2015, i risparmiatori italiani hanno paura. Lo certifica l’ultima indagine dell’indice Altroconsumo Finanza, che ha misurato la fiducia dei risparmiatori italiani a dicembre 2014. Ebbene, questo indice ha registrato un dato pari a 94,2, che è un segno di pessimismo moderato. Secondo la scala di valutazione dell’indice, un valore tra zero e 100 indica pessimismo, uno tra 100 e 200 ottimismo. Quello che colpisce, è che il dato segue un 94,8 registrato a settembre (già di per sé sintomo di preoccupazione) ed è molto al di sotto della media degli ultimi 12 anni, che ha fatto segnare un valore di 99.
I risparmiatori italiani temono quindi che il 2015 vedrà un impoverimento della loro situazione familiare. Lo certifica anche il dato relativo alla fiducia di quello che, da sempre, è considerato il bene rifugio degli italiani per eccellenza, il mattone: fiducia ai minimi, con un valore di 96,5. Se si considera che, per i risparmiatori italiani, questo indice è sceso in area di pessimismo solo tre volte dal 2002, e tutte dopo il 2012, il dato fa riflettere.
Dall’altra parte, l’indice generale relativo alla voglia di investire da parte dei risparmiatori italiani è salito a quota 110,2 dal 106,3 di settembre, segno che vogliono reagire al rischio di un declino economico facendo fruttare il proprio il patrimonio. Contemporaneamente, però, i dati sulla volontà di investire in azioni o di acquistare obbligazioni, sono in calo, anche se sempre in area di ottimismo: 104,5 per le azioni, 104,3 per le obbligazioni. Un’altalena che è lo specchio perfetto dell’incertezza che attanaglia la nostra economia.