I professionisti nel mirino degli hacker. Secondo quanto ha raccontato all’Ansa uno dei maggiori esperti mondiali di cyber-crime, Raoul Chiesa, in questo 2015 le figure professionali preferite dagli hacker per bucare i sistemi informatici aziendali e sottrarre piani industriali saranno soprattutto, oltre ai top manager, gli avvocati e i commercialisti.
Secondo Chiesa, obiettivo dei cyber criminali sarà anche, oltre alle aziende private, l’eGovernment e la Pubblica Amministrazione digitalizzata; per quanto riguarda invece la sottrazione di dati bancari da parte degli hacker, occhio all’Nfc, la tecnologia utilizzata per i pagamenti in mobilità, anche tramite smartphone.
Dice Chiesa che “gli hacker già colpiscono manager e uomini di affari negli hotel approfittando di ambienti non correttamente presidiati dal punto di vista della sicurezza. Questo tipo di violazioni si espanderà verso commercialisti e studi legali. Alcune organizzazioni, criminali e governative hanno compreso da tempo che l’anello debole della catena sono loro. Il cyber-crime non andrà più alla ricerca delle credenziali di accesso delle aziende-clienti di questi professionisti, bensì dei loro piani industriali, di sviluppo e dei loro segreti commerciali più intimi“.
Per quello che riguarda invece un aspetto che può colpire ciascuno di noi nel portafoglio, attenzione agli attacchi hacker ai Pos, ai totem dei parcheggi, ai sensori indossabili. Per non parlare, dice Chiesa, degli smartphone e dei social network.
Si diceva infine dei sistemi di Nfc la cui diffusione è in forte crescita. Da quasi tre anni Raoul Chiesa e altri ricercatori europei lanciano allarmi in merito alla possibilità di intercettare il numero e la data di scadenza delle carte di credito basate su Nfc, per effettuare poi acquisti non autorizzati di prodotti e servizi. Insomma, professionisti, occhio agli hacker.