Una ventata di ottimismo per le imprese italiane in questa alba di 2015 che guarda al futuro dell’economia ancora con incertezza. E la ventata viene da Unioncamere, che ha interpellato le imprese italiane nell’ambito dell’Eurochambres Economic Survey 2015, l’indagine realizzata ogni anno dai sistemi camerali europei.
Ebbene, dal sondaggio di Unioncamere emerge che quasi il 48% delle imprese italiane interpellate pensa che nel 2015 avrà una sostanziale stabilità degli affari, il 27,7% crede che le cose andranno meglio, mentre la percentuale dei pessimisti si ferma al 24,4%, poco meno di un quarto.
In sostanza, sembra che il sistema produttivo italiano inizi a credere, anche se timidamente, nella ripresa economica per il 2015. Un segnale di incoraggiamento per le imprese italiane.
Secondo Unioncamere, dunque, il sentiment complessivo torna positivo, dal momento che per le imprese italiane la differenza tra attese di aumento e di diminuzione del giro d’affari è del 3,3%. Se si considera che un anno fa la percentuale era del -12,8%, il recupero è spettacolare. Ma se si pensa che la media dei Paesi che hanno partecipato al sondaggio è del 10,6%, si capisce che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto.
Ne è consapevole il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello “Le imprese italiane, soprattutto quelle internazionalizzate, sperano davvero che il 2015 sia l’anno conclusivo di questa lunga e difficile crisi. Quest’anno l’Italia avrà appuntamenti importanti, primo tra tutti l’Expò, una straordinaria vetrina che proietterà l’immagine del nostro Paese nel mondo. Mi auguro che essa contribuisca a rilanciare anche il mercato interno, che mostra ancora grandi segni di sofferenza”.