Quando si dice che il business è redditizio e… trasparente, viene da pensare alla filiera vetro italiana. Un settore che lavora in sordina ma che produce numeri di tutto rispetto che hanno un impatto non trascurabile sulla nostra economia.
A portare alla luce i numeri della filiera vetro italiana ci ha pensato Ernst&Young, che ha realizzato lo studio “Contributo dell’industria dei contenitori in vetro in Italia in termini sociali, economici ed ambientali”. L’analisi, condotta per conto di Feve (la Federazione europea dei produttori dei contenitori in vetro) sui maggiori mercati europei, ha messo in risalto l’eccellenza della filiera vetro italiana.
Lo studio rileva, nel 2012, circa 20.200 occupati nella filiera vetro italiana, un contributo alla formazione del Pil nazionale pari a 1,4 miliardi di euro, un tasso di riciclo superiore al 71%, oltre 9.600 tonnellate di bottiglie e vasetti prodotte ogni giorno, investimenti medi di 89 milioni di euro l’anno, destinati soprattutto a sviluppo e miglioramenti in chiave ambientale, 12 aziende produttrici di contenitori in vetro con 27 stabilimenti su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda le esportazioni delle aziende della filiera vetro italiana, nel 2012 la bilancia commerciale è stata positiva, superando i 5 miliardi di euro.
La sostenibilità dell’industria dei contenitori in vetro e della filiera vetro italiana è data anche da fatto che essa è praticamente a Km quasi 0: la distribuzione degli stabilimenti produttivi è omogenea sul territorio ed è unita a una produzione destinata quasi totalmente (88%) al mercato nazionale e alla vicinanza degli stabilimenti ai clienti finali (il 47% è nel raggio di 300 chilometri).
Lo studio, che ha rivelato quanto la filiera vetro italiana sia importante nel settore produttivo nazionale, è stato presentato da Assovetro, l’Associazione nazionale degli Industriali del vetro di Confindustria.
Secondo Franco Grisan, presidente della Sezione contenitori in vetro di Assovetro, la ricerca di Ernst&Young “dimostra il peso dell’industria italiana dei contenitori in vetro non solo sull’economia nazionale, ma anche nella ricerca di sempre migliori e più efficienti standard ambientali. È importante che gli stabilimenti di produzione siano presenti su tutto il territorio italiano, creando valore in termini di occupazione, in termini di maggiore prossimità all’industria alimentare di riferimento e in termini di riciclo”.