Niente da fare. Certe tradizioni resistono a tutto, anche alla crisi. Una di queste è l’ Epifania che, secondo un’indagine svolta dalla Camera di commercio di Milano attraverso Digicamere con metodo CATI su 801 italiani (267 a Milano, 267 a Roma e 267 a Napoli) a novembre 2014, si conferma soprattutto la festa dei romani.
E non solo per la tradizione, ma anche per l’indotto che deriverà dalla Epifania. Secondo l’indagine, questo sarà pari a 600 milioni, di cui circa 40 per milanesi e napoletani, 65 per i romani.
C’è chi aspetta la tradizionale calza con regali e carbone o partecipa a manifestazioni tipiche come le sfilate dei Re Magi e chi è ancora in viaggio per le vacanze: la festa dell’ Epifania coinvolge un milanese su quattro (25,5%), così come un romano su tre (33,7%) e un napoletano su quattro (24,7). Per una spesa media che quest’anno sarà di circa 12 euro a testa per i milanesi, di 15 euro per i romani e di 13 euro per i napoletani.
Ma c’è anche chi approfitta della Epifania per disfare l’albero e gli addobbi natalizi: un milanese su sei (16,5%) ma anche un romano e un napoletano su quattro (24% circa).
E il 6 gennaio 2015 è invece una giornata come le altre per il 52,4% dei milanesi, per il 36% dei romani e per il 43,8% dei napoletani. L’ Epifania è un giorno di buoni propositi, invece, per quasi 1 italiano su 20, che ne approfitterà per iniziare a rimettersi in forma fisicamente dopo gli eccessi delle feste con dieta o sport.