Nelle scorse settimane si erano sprecate le polemiche sul fatto che le iniziative a sostegno del made in Italy fossero state penalizzate dalla legge di stabilità. Ora però qualcosina si muove: il governo ha infatti stanziato 261 milioni di euro per sostenere le produzioni italiane all’estero e consentire alle piccole imprese di esportare il made in Italy.
Considerando che – è un dato di fatto – le imprese italiane che riescono a esportare in maniera efficiente e strutturata sono quelle che stanno meglio affrontando gli attacchi della crisi, la notizia deve essere incasellata sicuramente nella colonna delle buone.
Dopo le polemiche seguite alla sparizione dalla legge di stabilità degli stanziamenti previsti dal cosiddetto “piano straordinario per il made in Italy”, sono arrivati quasi 100 milioni in più rispetto alle previsioni. Secondo il viceministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che si è occupato di coordinare il progetto, “mai nessun governo aveva investito così tanto”.
Si parte con un pacchetto di interventi da 15 milioni di euro destinati alla filiera tessile italiana, da utilizzare prevalentemente attraverso fiere italiane e rilancio del made in Italy all’estero. Uno dei mercati sui quali si punta maggiormente è quello americano, con l’idea di realizzare una mostra antologica sulla moda e il tessuto italiano, sulla scia dell’evento del Victoria & Albert Museum di Londra, dove lo scorso anno sono stati celebrati i 70 anni di moda italiana. Location del nuovo progetto dovrebbe essere New York, durante Unica Usa a gennaio 2016.