Il Consiglio Nazionale del Notariato organizza per domani, giovedì 4 dicembre 2014 alle 14.30 all’Università Luigi Bocconi di Milano, il convegno “Identità ed eredità digitali. Stato dell’arte e possibili soluzioni al servizio del cittadino”, insieme al Center on International Markets, Money and Regulation dell’ateneo milanese. Parteciperanno, tra gli altri, Stefano Rodotà dell’Università La Sapienza di Roma; Tom Smedinghoff, dell’American Bar Association, massimo esperto americano in materia, e Alessandra Poggiani, dell’Agenzia per l’Italia digitale.
Il convegno servirà a far prendere coscienza di alcune delle nuove tipologie di casi che sempre più spesso gli studi notarili si trovano ad affrontare. Come ricorda il notariato, dal momento che oggi è assai comune intrattenere rapporti bancari esclusivamente online, in caso di scomparsa improvvisa, gli eredi, se non hanno accesso alla posta elettronica del defunto, potrebbero ignorare del tutto l’esistenza del conto. Che fare in questi casi?
Senza contare che a complicare il quadro giuridico contribuisce il fatto che i principali operatori di servizi Internet hanno il loro quartier generale negli Stati Uniti, e le loro condizioni d’uso, che l’utente accetta, rinviano quasi sempre ad una legge e ad un Tribunale straniero, che di solito è la normativa californiana e la giurisdizione delle corti di Santa Clara, nella Silicon Valley. Nell’era digitale diventa quindi necessario, non solo per il notariato, definire la sorte dei propri dati online, archivi digitali, locali o su cloud, investimenti gestiti online, blog, profili social, considerato che spesso questi servizi seguono la legislazione internazionale.
Il questo senso il notariato italiano, che si occupa della questione da diversi anni, ha avviato un tavolo di lavoro con Microsoft e Google per sviluppare un protocollo che consenta a chi vive in Italia di risolvere problemi di eredità digitale interagendo in modo semplice e non troppo costoso con gli operatori della Rete.