Quello dei debiti e dei crediti PA è un cancro del quale ogni tanto ci si dimentica di parlare, ma che continua a corrodere e far morire imprese e professionisti. Tra questi ultimi, gli ingegneri sono molto sensibili al problema, tanto che mercoledì 3 dicembre incontreranno l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, per fare il punto sullo stato dell’arte dei crediti PA.
Circa un mese fa Armando Zambrano, Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (Cni), aveva denunciato il fatto che le banche non vogliono i crediti PA, dando voce alle segnalazioni inviate dai professionisti. Ora anche il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti ha preso atto del fatto che la cessione alle banche dei crediti PA fatica a partire, per due motivi principali: il primo riguarda la possibilità, da parte della PA, di effettuare verifiche ed eventualmente bloccare i crediti PA ceduti al fine di accertare eventuali inadempienze contributive; il secondo è connesso ad alcune criticità della piattaforma elettronica, tra cui l’impossibilità di tracciare gli eventuali rifiuti della PA, debitrice sui crediti ceduti. Il Sottosegretario ha preso atto della necessità di affrontare e risolvere queste problematiche.
Armando Zambrano ha commentato: “Prendiamo atto con soddisfazione della posizione espressa dal Sottosegretario Zanetti che dimostra di avere piena coscienza della problematica e condivide con noi del Cni la necessità di un intervento. Da parte nostra, al fine di trovare una soluzione, abbiamo programmato un incontro con l’Abi”.