Non arrivano buone notizie dai notai sul fronte delle convenzioni notarili per le abitazioni, almeno per quanto riguarda il secondo trimestre dell’anno, come sottolinea l’Istat.
Dopo che nel primo trimestre si era registrata una leggera ripresa del mercato immobiliare, l’Istat rileva che da aprile a giugno 2014 “le convenzioni notarili di compravendite di unità immobiliari sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale, tornano a registrare valori negativi. Il calo tendenziale è pari al 3,1% per le convenzioni notarili relative a trasferimenti di proprietà nel complesso del settore immobiliare; la stessa variazione negativa si registra per i passaggi di immobili ad uso abitazione mentre i trasferimenti di unità immobiliari a uso economico si riducono del 3,2%”.
Traducendo tutto questo in numeri, parliamo di 151.994 atti di rogito firmati davanti al notaio per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% di questi riguarda trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (141.833), il 6% unità immobiliari ad uso economico (9.126) e solo lo 0,7% (1.035) unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà.
Il dossier Istat sottolinea che nessuna macro-area italiana ha chiuso il trimestre con il segno più: “Nel comparto dell’immobiliare ad uso residenziale le variazioni negative si registrano in tutte le ripartizioni geografiche, con valori sotto la media nazionale nelle Isole (-9,7%) e al Sud (-5,4%), ma sopra la media nazionale nel Nord-Ovest (-2,6%) e al Centro (-1,7%)“.
Se non altro, l’Istat conferma il trend positivo nel secondo trimestre 2014 sul fronte dei mutui, dove però sono le surroghe e le sostituzioni a fare la parte del leone, non i nuovi finanziamenti: dopo crollo registrato nel 2013, “le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare hanno subito una crescita del 5,1%”.