Il franchising nella moda è uno dei settori nei quali è più promettente fare business. Lo sa anche AZ Franchising che, sul proprio sito, ha recentemente fatto il punto sul mercato in questo settore, partendo da un dato: secondo le stime di Smi, Sistema Moda Italia, a trainare il fatturato del 2014 verso un +2,1% sarà il settore dell’abbigliamento, visto in crescita del 2,8%. Infatti, l’Italia cuba circa il 30% del fatturato tessile-moda dei 27 Paesi dell’Ue grazie a un giro di affari di 51 miliardi di euro e un numero di esercizi commerciali pari a 50mila.
Sempre secondo AZ Franchising, la scelta di aprire un negozio di abbigliamento in franchising è vantaggiosa per diversi motivi. Intanto perché è necessario avere le “spalle forti” di una rete di franchising per contenere i costi e resistere in un mercato globale sempre più competitivo. Poi perché le imprese in franchising “possono contare su una strutturazione e una vocazione internazionale”, a tutto vantaggio di ciascun affiliato, che grazie a questa tranquillità di business può cogliere i segnali di ripresa non appena si presentano.
AZ Franchising ricorda poi quali sono i requisiti minimi per poter aprire un negozio di abbigliamento in franchising. Innanzitutto, il locale deve essere di metratura media, da 50 metri fino a oltre 100 metri quadrati. Poi, l’investimento oscilla tra i 20mila e i 100 mila euro, ma si può partire da 20mila euro. Quasi sempre non vengono richiesti diritti d’ingresso né canoni mensili e non è necessario avere un’esperienza pregressa nel settore. Ultime, ma non meno importanti, le prospettive di guadagno che, a seconda dei marchi, possono arrivare fino a 700mila euro annui.
Ecco perché, secondo AZ Franchising, nonostante la saturazione del settore, un negozio di abbigliamento in franchising può essere una scelta imprenditoriale positiva.