L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha deciso di rivedere le tariffe acqua con un metodo omogeneo in tutta Italia. Risultato: ci aspettano bollette dell’acqua più salate, con rincari medi del 3,9% quest’anno e del 4,8% nel 2015.
La decisione di revisione delle tariffe acqua, oltre che sulle famiglie avrà un impatto forte anche sulle imprese. A verificare quanto, ci ha pensato la Camera di commercio di Milano con il “Secondo Rapporto sul monitoraggio delle tariffe pubbliche sulla piazza di Milano” realizzato con il supporto scientifico di REF-Ricerche. Il Rapporto ha appurato che Milano è tra le prime città in Italia per livello dei servizi legati all’acqua e ai rifiuti per le imprese. Tra i capoluoghi di provincia italiani, Milano è infatti al 1° posto considerando il rapporto qualità/prezzo del servizio per l’acqua ed è 9° per rapporto qualità/costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
In media a Milano e provincia, tra 2012 e 2014, si registrano per le imprese aumenti medi ponderati per i rifiuti che superano il 62% per i ristoranti (con punte anche superiori al 200% ma in rallentamento tra 2013 e 2014, -2,6%) e di circa il 25% per alberghi e parrucchieri, mentre l’industria alimentare registra un calo della spesa del 6%. +9% in media, invece, la crescita delle tariffe acqua tra 2012 e 2013 per tutte le tipologie di impresa esaminate, con incrementi in rallentamento nel biennio 2014-2015, circa +5%.
La spesa per acqua e rifiuti varia molto secondo il tipo di attività commerciale o produttiva ma incide soprattutto sul settore della ristorazione. Per i rifiuti solidi urbani, infatti, i ristoranti, pur producendo molti rifiuti differenziabili come vetro e carta che possono essere inviati al recupero, pagano in media circa 18 euro/mq all’anno contro una spesa che per categorie come alberghi e parrucchieri è in media inferiore a 4 euro/mq. Da circa 0,80 a oltre 1,30 euro/m3 all’anno invece i costi pagati dalle imprese per le tariffe acqua.
Le tariffe acqua variano a seconda del Comune dove ha sede l’attività: a parità di profilo, per un ristorante si arriva a sostenere una spesa per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che è anche oltre 10 volte superiore (fino a 40 euro al metro quadro) e per un albergo di 4 volte superiore mentre per il servizio idrico la variabilità è inferiore, in media fino a quasi 2 volte in più.
Secondo Alberto Meomartini, vice presidente della Camera di commercio di Milano, “la Camera di commercio ha creato uno strumento pratico per le imprese per far fronte alla crescita dei costi delle bollette e, allo stesso tempo, per avere dei vantaggi dalla variabilità dei costi da una località all’altra e facilitare una scelta di collocazione anche sulla base di informazioni trasparenti e disponibili a tutti”.