Nei giorni scorsi i rappresentanti di Rete Imprese Italia hanno espresso il proprio giudizio sul Ddl Stabilità in audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dove hanno rilevato, tra le altre cose, la necessità di accentuare gli interventi per il rilancio dell’economia e degli investimenti, con un sostegno più energico ad alcune linee già definite nel decreto “Sblocca Italia”, come il recupero e la riqualificazione del territorio, gli interventi per l’edilizia, un sostegno più deciso all’innovazione nelle PMI. Positivo, comunque, il “complesso della manovra, con apprezzabili tratti espansivi, in controtendenza rispetto all’approccio rigorista finora adottato”.
Secondo Rete Imprese Italia, però, la manovra si regge su “una consistente ma ancora insufficiente riduzione della spesa pubblica. Il rigoroso rispetto dei tagli a sprechi e spese improduttive sarà decisivo per l’intera economia italiana: altrimenti le clausole di salvaguardia possono stroncare ogni ipotesi di ripresa con l’aumento dell’aliquota IVA dal 10% al 13% e quella del 22% al 25,5%, con un effetto cumulato nel 2018 di 28,9 miliardi di euro di maggiore pressione fiscale”.
Rete Imprese Italia fa poi rilevare che rimane aperto e caratterizzato da ritardi il problema del pagamento alle imprese dei debiti pregressi della PA. “Nonostante gli strumenti messi in campo stiano producendo effetti positivi, il tema deve restare nell’agenda delle priorità del Governo” hanno dichiarato i portavoce di Rete Imprese Italia.