Se parlare di quote rosa nel mondo del lavoro nel 2014 sembra un’assurdità, ci sono casi di come la Lombardia nei quali l’ occupazione femminile sembra avere una marcia in più. Secondo i dati al III trimestre 2014 del servizio studi della Camera di commercio di Milano dal sistema informativo Excelsior, promosso da Unioncamere, se per il 66% delle assunzioni previste in Lombardia al terzo trimestre 2014 per l’impresa è indifferente assumere un uomo o una donna, in un caso su otto (12%) il profilo richiesto è esclusivamente femminile. Si tratta di un totale di oltre 2.600 assunzioni in un trimestre.
I settori nei quali l’ occupazione femminile fa faville e le donne sono più ricercate degli uomini sono industrie tessili (31% contro 17%, tra quanti indicano la preferenza), commercio (16% contro 13%), turismo (16% e 9%), servizi di supporto a imprese e persone (25% e 14%), finanza (9% e 1%), servizi alle persone (17% e 4%). Gli uomini, invece, sono preferiti nel 22% dei casi, con picchi nelle costruzioni (96%), nelle industrie del legno e del mobile (63%).
Andando su occupazione femminile e spaccato delle province, quella più rosa è Como, dove c’è parità nella richiesta tra uomini e donne, in entrambi i casi intorno al 20%. Segue Milano, dove la richiesta di uomini è più bassa rispetto al resto della Lombardia (14%) mentre il 10% di richieste è per le donne e il resto è per entrambi. Ma anche Sondrio si difende: 20% i posti per le donne e 26% per gli uomini.
L’ occupazione femminile nelle province lombarde vede dunque questa classifica per richiesta di donne: Como (22% di assunzioni al femminile e 21% al maschile, il resto indifferente su un totale di 970 posti), Sondrio (20% e 26% su 720), Cremona (18% e 27% su 620). Seguono: Brescia (15% e 26% su 2.320), Mantova (14% e 28% su 870), Monza (13% e 27% su 1.390), Lodi (13% e 35% su 330), Pavia (12% e 24% su 660), Milano (10% e 14% su 9.680), Lecco (10% e 34% su 420), Varese (10% e 35% su 1.570) e Bergamo (9% e 32% su 2300).