Non bastano i morti, i dispersi, le devastazioni, le attività commerciali rovinate: il maltempo che in questi giorni ha colpito soprattutto il Nord Italia è una sventura anche e soprattutto per l’agricoltura. Le imprese agricole che hanno subito danni non si contano e alla Coldiretti hanno le mani nei capelli.
Secondo il monitoraggio effettuato dalla Coldiretti, è di diversi milioni di euro il conto presentato all’agricoltura italiana dall’ultima ondata di maltempo con campi allagati dai corsi d’acqua secondari esondati, intere zone rurali devastate dalle piogge, coltivazioni compromesse e frane.
Secondo l’associazione, a causa del maltempo in Liguria si registrano le perdite maggiori in quanto a ortaggi e coltivazioni di piante aromatiche, mentre in Piemonte si contano danni per il mais e in Lombardia ed Emilia sono finiti sott’acqua centinaia di ettari di terreno agricolo. Aziende e strutture agricole sono state invase dall’acqua, o colpite da frane e smottamenti che in Piemonte hanno interessato anche i pregiati vigneti di Gavi, flagellati dal maltempo.
E, a proposito di vino, il maltempo a fatto calare del 15% il raccolto di uve e di oltre il 35% quello delle olive per olio. A essere colpiti sono stati soprattutto i prodotti simbolo dell’autunno: se la vendemmia rischia di essere la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.
E’ allarme maltempo anche per la produzione italiana di pasta, a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero, da dove arriva circa il 40% del fabbisogno nazionale. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4%), un calo robusto (10%) si è verificato nell’Unione Europea ed un vero crollo (27%) si è registrato in Canada, il principale fornitore dell’Italia.
Anche il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento ha subito una botta delle rese per ettaro a causa del maltempo e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni solo grazie all’aumento delle superfici coltivate.
Non va bene nemmeno all’ortofrutta. Anche se per alcune varietà, le raccolte rimangono ancora da completare o non sono ancora partite, le stime sulla produzione complessiva non sono affatto rosee e a causa del maltempo è previsto un calo rispetto allo scorso anno. Per le castagne, che fanno tanto autunno, la Coldiretti segnala che si è toccato il minimo storico, con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di kg registrati lo scorso anno e pari ad appena 1 terzo rispetto a quella di 10 anni fa. Il maltempo fa vittime anche quando non uccide.