“Prendiamo atto dei miglioramenti nella soluzione del problema del pagamento dei debiti pregressi della PA. Gli strumenti messi in campo dai Governi Letta e Renzi hanno ridotto lo stock di crediti insoluti. Ora l’azzeramento di quanto dovuto alle imprese deve restare nell’agenda delle priorità dell’Esecutivo”. Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato, sembra finalmente soddisfatto di come gli ultimi due governi abbiano gestito il problema dei pagamenti dei debiti della Pa, ma invita a non abbassare la guardia
Nelle scorse settimane il ministero dell’Economia con una nota ufficiale ha reso noto che i debiti della PA pagati ai creditori ammontano a 31,3 miliardi mentre le risorse rese disponibili agli enti debitori sono in totale 38,4 miliardi, il 68% dello stanziamento del 2013.
“La compensazione, prevista tra i criteri della legge delega di riforma fiscale – spiega il Presidente di Confartigianato – rappresenta la strada più semplice per restituire risorse e serenità agli imprenditori. Confartigianato la indica da tempo. Si tratta di fare leva proprio sulla doppia veste dello Stato: esattore e pagatore, consentendo agli imprenditori la compensazione tra i crediti che vantano nei confronti della Pubblica amministrazione con le imposte e i contributi da pagare al Fisco. Parliamo di una somma di 26 miliardi che equivale ai versamenti allo Stato effettuati in un anno dalle imprese fornitrici di beni e servizi alla Pa. Questa operazione equivarrebbe a una iniezione di liquidità, servirebbe ad allentare la morsa che schiaccia gli imprenditori e aprirebbe finalmente la stagione di rapporti di fiducia tra Stato, Regioni, Enti locali e imprese”.