Bordata di Adiconsum contro gli 80 euro: non hanno rilanciato i consumi, meglio tassare le transazioni finanziarie, dice il presidente nazionale Pietro Giordano. “Ha ragione il Segretario Generale della Cisl, Anna Maria Furlan: altro che rilancio dei consumi. Con una recessione ancora imperante e una deflazione che rischia di far deflagrare il sistema economico nazionale, gli 80 euro del Governo Renzi sono stati assorbiti dalla tassazione locale e dall’aumento della tassazione attraverso le accise sui carburanti, che oramai superano il 60% del costo della benzina, visto che si continuano a mantenere tasse di scopo anacronistiche, come la guerra di Eritrea o il disastro del Vajont”.
Secondo Giordano e Adiconsum “per superare la crisi e rilanciare i consumi bisognerà passare da un’economia basata sulla finanza, che non produce occupazione, anzi la erode, e che spesso è invece paragonabile ad un ‘casinò finanziario’ che serve solo a far ‘ingrassare’ sempre di più i già ricchi, quando non produce titoli spazzatura e bolle finanziarie che fanno esplodere l’intero sistema economico e sociale del globo, ad un’economia reale”.
“Si vari finalmente – conclude Giordano, voce di Adiconsum – la tassa sulle transazioni finanziarie (0,05%) su ogni compravendita di strumenti finanziari, con particolare riferimento al mercato dei derivati, che hanno costi di transazione molto più ridotti sul mercato spot. Si genererebbe così un gettito annuale di 200 miliardi di euro su scala europea e di 650 miliardi di dollari su scala globale. Gettito che andrebbe destinato al welfare, alla cooperazione, allo sviluppo e alla lotta contro i cambiamenti climatici, senza colpire i piccoli risparmiatori o i fondi pensione”.