Clerici: “Ok lo Sblocca Italia, ma ecco quello che propone Assoedilizia…”

Inauguriamo questa nostra settimana dedicata all’approfondimento del decreto Sblocca Italia, approvato venerdì scorso in Consiglio dei ministri, incontrando il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici che ci ha illustrato le proposte dell’organizzazione sindacale dei proprietari immobiliari per il rilancio del settore. Tutte, ovviamente, a costo zero…

Dott. Clerici, qual è il parere di Assoedilizia riguardo il decreto Sblocca Italia approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri?
Sicuramente un provvedimento di buona volontà, ma con tutti i limiti del caso dovuti per la maggior parte al condizionamento normativo europeo. Uno sforzo apprezzabile, ma per coinvolgere il risparmio diffuso non sappiamo quanto possa aiutare un decreto come questo. Dobbiamo renderci conto che siamo in un periodo storico drammatico, paragonabile economicamente al secondo dopoguerra, per carità nessuno pensa di avere ricette miracolose, ma bisogna rimediare immediatamente ad anni di provvedimenti contraddittori riconquistando la fiducia degli investitori.

Basteranno detrazioni fiscali del 15% e del 20% più qualche ecobonus per rilanciare il settore?
L’unica misura in grado di propiziare questo effetto a costo zero per lo Stato, in quanto non genererebbe problemi di copertura finanziaria, non importando sacrifici per l’erario, ma solo benefici per le finanze comunali, per gli operatori immobiliari e per la domanda abitativa, sarebbe l’esenzione ventennale dall’imposta sui redditi per gli acquirenti di abitazioni di nuova produzione o rigenerazione acquistate al fine della stabile destinazione abitativa.

“Non credo che si possa invertire la tendenza con interventi come questi, troppo timidi e limitati, occorreva una misura ad ampio respiro: uno choc da almeno 100 miliardi“ ha dichiarato Paolo Buzzetti dell’Ance, siete più o meno sulla stessa lunghezza d’onda…
Ha ragione il presidente dell’Ance Buzzetti. Per la ripresa del settore immobiliare e dell’intera economia italiana occorre una misura che inneschi investimenti per almeno 100 miliardi. Ma non è possibile immaginare che il costo debba ricadere sempre e solo sullo Stato…

Jacopo MARCHESANO