Appena sparsa la voce in città, la fila al nuovo autolavaggio si triplicata e se nel lontano Texas è di moda già da diversi anni, in Italia gli esperimenti di sexy car wash non passano certo inosservati. E in tempi di crisi in cui inventarsi il lavoro può rappresentare la svolta, la goliardata di un imprenditore di Olbia ha fatto parlare tutta la Gallura. Prosperose modelle decisamente poco vestite, nonostante un’estate ancora in dormiveglia, sorridenti e maliziose si sono date da fare a ripulire, fin troppo, nei dettagli le auto in coda dalla tarda mattinata.
Le reazioni più indignate, come da copione, sono arrivate dall’associazione Prospettiva Donna da anni si occupa di difendere i diritte delle donne: «Un’associazione impegnata a contrastare la violenza di genere e che si batte per un società anche a misura di donna non può che condannare queste iniziative – sostiene la presidente Patrizia Desole – Questo tipo di pubblicità è lesivo della dignità delle donne e produce stereotipi che incoraggiano la mercificazione del loro corpo, proprio questi stereotipi sono alla base della diffusione della cultura della violenza e della disparità tra i generi»
«Il sexy car wash è uno spettacolo che non ho inventato io – si difende Maurizio Gianni, proprietario dell’autolavaggio della discordia sommerso dalle critiche – . Ho solo deciso di portarlo nella mia attività per dare visibilità all’autolavaggio, visto anche il periodo di crisi. Ognuno, comunque, lo vede dal suo punto di vista. Per me è sicuramente uno show estivo, innocuo e divertente. Non capisco le critiche».