“Quello che vorrei fare è un appello agli industriali: chi ha i bilanci in ordine deve fare il possibile per mantenere i livelli occupazionali. Bisogna salvare il lavoro, non licenziare. Il mio è un appello alla responsabilità sociale degli imprenditori”. L’appello arriva direttamente da Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, già presidente dei Giovani della Confindustria, annunciando il pacchetto “made in Italy” per l’internazionalizzazione delle imprese.
Il ministro, che dopo aver ricevuto l’incarico dal premier Renzi ha rinunciato a tutti gli incarichi operativi nelle imprese controllate dalla famiglia, ha risposto, inoltre, nemmeno troppo velatamente, alla richiesta degli imprenditori nostrani per un ridimensionamento decisivo della pressione fiscale: “Non è con un taglio delle tasse che si permette alle aziende di assumere il giorno dopo. Serve molto di più e serve un mix di interventi. Dunque è stato giusto puntare sugli 80 euro ma ci vorrà un po’ di tempo perché generino aspettative positive nel comportamento dei consumatori. Poi sono necessarie le riforme, quelle che stiamo facendo”.
L’ultima battuta della sua lunga intervista a Repubblica , la Guidi la riserva a Diego Della Valle che a fine luglio, riferendosi nemmeno troppo garbatamente a lei, aveva detto: «Penso che alcune delle persone che hanno la delega a gestire lo sviluppo economico del Paese non abbiano le competenze e soprattutto l’esperienza necessarie». «Non conosco Della Valle -risponde il ministro -, ma sia un grande imprenditore che qualche volta fa l’opinionista. Io accetto le critiche ma vorrei sapere qual è il provvedimento che ho preso che non va bene. Sono stanca di dichiarazioni generiche».
JM