Qualche dubbio già ce l’avevamo: gli italiani sono sempre più propensi ad utilizzare dispositivi digitali o, più generalmente, hi-tech.
E, a guardare cosa accade nelle strade delle nostre città, dove la maggior parte dei passanti ha in mano, o in tasca, o in borsa, smartphone e tablet, non si stenta a crederci.
Ora è stato presentato anche uno studio che attesta questa tendenza.
L’indagine, Accenture Digital Consumer Tech Survey 2014, ha coinvolto 23.000 persone in 23 Paesi, Italia inclusa.
Concentrando l’attenzione sul consumatore italiano, emerge un profilo attirato dai dispositivi digitali, anche più di uno a seconda dell’uso.
Qualche esempio? In media, gli italiani possiedono, oltre all’immancabile smartphone, almeno un televisore, una console per giochi e un GPS in auto.
La percentuale maggiore, il 77%, riguarda proprio lo smartphone, mentre il 58% possiede un televisore ad alta definizione. Si tratta, in entrambi i casi, di percentuali maggiori rispetto alla media mondiale, del 5 e del 6%.
Il 47% dichiara di possedere una game console che consente l’accesso ad Internet (e il 57% di loro la usa appunto per connettersi) ed il 45% di avere a bordo della propria auto un dispositivo GPS.
Il tablet sta diventando sempre più diffuso, tanto che è il 39% della popolazione a possederne uno e un ulteriore 14% ha intenzione di acquistarne uno a breve.
Il pubblico maggiormente interessato in questo caso è quello più giovane, appartenente, per il 46% dei casi, alla fascia di età 14-34 anni. La percentuale scende a 41% per i 34-54enni e al 13% gli over 55.
Il 31% possiede un dispositivo di gioco portatile e il 19% ha un lettore eBook.
Fanalino di coda (12%) si attestano i dispositivi di intrattenimento a bordo delle automobili.
Uno dei dati che certamente colpisce di più è che i consumatori italiani, per il 60% dei casi, usa più dispositivi contemporaneamente, contro il 49% della media globale ed ovviamente questa tendenza appartiene di più ai giovani.
Secondo Massimo Morielli, Responsabile Media & Entertainment di Accenture, “Every consumer is a digital consumer. Ogni persona è oggi naturalmente un consumatore digitale e questo è particolarmente vero per gli italiani: il nostro mercato mostra infatti un forte interesse nei confronti delle tecnologie più innovative e dei servizi di intrattenimento digitali. La tempestività con cui le aziende del settore media rendono disponibili contenuti e servizi di qualità sui vari device è sempre più un fattore critico di successo”.
Inoltre gli italiani sembrano essere più tech savvy rispetto alla media mondiale: il 43% si considera “innovatore” o early adopter, con una spiccata propensione a provare prodotti e servizi di ultima generazione, contro solo il 34% degli intervistati a livello globale.
Fra gli innovatori le differenze di genere sono sempre meno evidenti: si percepiscono tali il 56% degli uomini ed il 44% delle donne.
Una correlazione più diretta si può stabilire fra la propensione all’adozione di nuovi dispositivi tecnologici e il reddito disponibile: il 30% degli innovatori si colloca nella fascia di reddito più elevata (più di 35.000€ all’anno).
La stessa correlazione si ritrova nella fascia di età dei più giovani (14-34 anni).
Circa le motivazioni alla base dell’utilizzo di servizi e device digitali: il 90% ritiene che diano la possibilità di fare le cose più velocemente, il 87% che rendano la vita più piacevole, il 83% che contribuiscano a mantenere i contatti con il proprio giro di amici e parenti, il 72% che offrano nuove opportunità per esprimere la propria creatività, mentre è relativamente bassa la percentuale di coloro che percepiscono un rischio per la privacy, il 56%.
Per quanto riguarda le motivazioni, non ci sono differenze sostanziali a seconda delle diverse fasce di età.