Poco più di un quinto: le imprese femminili operanti in Italia sono circa 1,3 milioni, solo il 21,4% del totale nazionale. La percentuale uscita dall’ultima indagine dell’Osservatorio dell’Imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere mostra ancora tutta l’arretratezza (non solo) culturale del nostro Paese in termini di parità di genere. Delle imprese a gestione femminile se ne parla e se ne discute ogni volta come le mosche bianche dell’imprenditoria nazionale, come un fenomeno che, nonostante la direzione che sembrerebbe aver preso il mondo, non si dovesse mai compiere definitivamente.
Fra le tante chiacchiere da bar sull’argomento e le solite promesse non mantenute, però, qualche iniziativa seria a favore delle nuove imprese “rosa” inizia finalmente a palesarsi. Ad inizio agosto, per esempio, l’Ente Nazionale per il Microcredito ha aperto, nell’ambito del progetto pilota Microcredito Donna, un bando finalizzato all‘erogazione di microcrediti a donne o persone giuridiche, a rilevante presenza femminile, che vogliano avviare o abbiano avviato un’impresa nel Lazio. L’iniziativa ha lo scopo di sostenere, attraverso i finanziamenti per imprese femminili fino a 25mila euro, la microimprenditorialità e il lavoro delle donne, ed è rivolto ai soggetti impossibilitati, per condizioni soggettive e oggettive, ad accedere al credito tradizionale.
La Camera di Commercio di Pordenone e il Comitato per lo Sviluppo dell’Imprenditoria Femminile, invece, hanno indetto la seconda edizione del premio Voglia D’Impresa, per valorizzare le imprese femminili del territorio. Possono partecipare le imprese femminili della provincia di Pordenone con almeno un lavoratore/lavoratrice assunto/a con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il premio ammonta a 4mila euro e sarà concesso all’impresa femminile che otterrà il punteggio più elevato in base ai criteri previsti nel bando e riferiti alla situazione aziendale attuale ed ai progetti realizzati nell’ultimo triennio.
La Regione Campania, inoltre, ha lanciato un bando nell’ambito delle operazioni di sostegno al tessuto produttivo finanziate col Fondo rotativo per lo sviluppo delle aziende per le giovani corregionali under 35 che abbiano voglia di fare impresa. Uno strumento che dovrebbe consentire di sostenere gli investimenti innovativi delle aziende giovanili e femminili.
Jacopo MARCHESANO