Dopo un’estate senza pallone, non considerando la parentesi poco fortunata della Nazionale prandelliana agli ultimi Mondiali, riparte oggi il campionato di Serie A, per la gioia di milioni di appassionati in giro per la Penisola. Ed è proprio sulla passione degli italiani per il calcio, e per lo sport in generale, punta Enjore, una nuova piattaforma multimediale sulla quale si possono organizzare tornei di ogni tipo, da quelli sportivi (calcio, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, rugby, tennis, hockey, tennis tavolo, baseball e football americano) a quelli di videogames (FIFA, PES), calciobalilla e subbuteo. Per spiegarci nel dettaglio la piattaforma abbiamo interpellato il Ceo Nicola Taranto.
Dott. Taranto, di cosa si occupa la vostra startup nel dettaglio?
Enjore è una piattaforma ideata per gestire e vivere competizioni che coniuga un sistema organizzativo di facile utilizzo, alle potenzialità di condivisione della community on line. La piattaforma permette agli organizzatori di pianificare tornei, di ogni tipo per ogni sport o videogames, a livello sia agonistico, sia amatoriale. La semplicità del sistema Enjore e la sua massima personalizzazione, permettono, anche a un non addetto ai lavori, di generare calendari all’italiana o a eliminazione diretta, di compilare i dati e i tabellini di ciascuna partita, di calcolare automaticamente classifiche e statistiche per squadre e singoli giocatori.
Uno strumento indispensabile per organizzare al meglio ogni torneo e avere sempre, in tempo reale, tutti i dati indispensabili per valutare e gestire ogni competizione. Partecipanti e tifosi possono entrare in collegamento diretto con chi organizza, riportare commenti sulle partite, compilare pagelle sulle prestazioni dei giocatori, condividere le foto degli eventi e i risultati, anche sui propri profili social generalisti. Oltre ad organizzare e condividere tornei, è possibile elaborare statistiche personalizzate per i campionati ufficiali. Enjore, infatti, è uno strumento utile anche per arbitri e redazioni giornalistiche. Attraverso le App iOS e Android, la consultazione dei tornei e le funzioni social sono semplificate e disponibili in ogni momento.
Da dove nasce l’idea?
Nell’estate del 2012 avevamo realizzato un sito per pubblicare i risultati di un torneo di calcio del nostro paese. Qualche giorno dopo notammo un capannello di ragazzi che attorno a un pc commentavano le prodezze e le “papere” dei giocatori. Migliaia di visite per un torneo con meno di 100 giocatori. Di li è nata l’idea di realizzare un’applicazione scalabile (anche in termini di competizioni) che ha visto 500.000 persone vivere competizioni su Enjore. Alla chiusura del secondo anno possiamo parlare di un +400% rispetto al primo.
Perché un giovane italiano dovrebbe avventurarsi nel progetto di una startup?
Per smettere di lamentarsi. Scherzo, dovrebbe avventurarsi per provare a creare i posti di lavoro che oggi mancano e a costruire qualcosa di bello che genera benessere per il singolo e per la comunità. E poi fare impresa significa affrontare assieme ad atri nuove sfide, a gioire dei successi e a godere della complicità e della collaborazione nei momenti più difficili, in altre parole, aiuta a sentirsi vivi.
Sono comunque dell’idea che fare startup/impresa non è per tutti. Per essere imprenditori, oggi in particolar modo, è necessario avere coraggio, fiducia e voglia di mettersi in gioco; oltre che naturalmente conoscenza del business in questione.
Quali sono le maggiori difficoltà che può incontrare una startup durante l’inizio del proprio cammino?
Tralasciando la burocrazia, che più che una difficoltà è una perdita di tempo, le maggiori difficoltà si riscontrano nel reperire le risorse finanziarie e le persone competenti, dotate del giusto spirito, da inserire nel team.
Jacopo MARCHESANO