Sarebbero quantificabili intorno al miliardo di euro i danni del maltempo che ha investito la Penisola durante questa folle estate secondo i calcoli della Coldiretti. Turismo ed agricoltura, secondo l’organizzazione fondata da Paolo Bonomi sul finire della seconda Guerra Mondiale, sarebbero i settori maggiormente flagellati dal maltempo che avrebbe danneggiato coltivazioni e frutteti oltre ad impedire le vacanze di milioni di connazionali.
Ai danni diretti sulle coltivazioni, ovviamente, si sommano quelli indiretti provocati dal calo di consumi dei prodotti stagionali: soprattutto pesche, nettarine e cocomeri. “Il crollo dei consumi – avverte la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, dal 2013 presieduta da Roberto Moncalvo – rischia di far scomparire un quinto dei pescheti italiani e mette a rischio 10 milioni di giornate di lavoro garantite dal settore della frutta estiva, con gravi effetti sull’occupazione, sull’ambiente e sulle imprese. I consumi sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto ai 15 anni fa, per un quantitativo che nel 2014 è sceso addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia”.
JM