“L’errore più grande e comune che può esser fatto da un giovane è creare una startup per rispondere alla mancanza di lavoro”, parola di Pietro Ciotola, fondatore di Enjinia. La startup che ha creato dal nulla realizza infrastrutture IT virtualizzate on site ed on cloud principalmente avvalendosi di prodotti open source, personalizzati all’occorrenza, ma è lui stesso a spiegarlo meglio…
Dott. Ciotola, di cosa si occupa la vostra startup nel dettaglio?
Enjinia è un App Farm inserita nell’incubatore ICT di Città della Scienza a Napoli. Si occupa dello sviluppo di App per il mondo Android ed Apple iOS. Partendo dalle fasi iniziali di analisi dell’idea seguiamo i nostri clienti in tutte le fasi di realizzazione arrivando anche oltre la pubblicazione nello store. Quest’anno, oltre a lavorare per terzi abbiamo anche lanciato un nostro prodotto , BeApp, un’app mobile social che permette di recuperare sconti e promo sfruttando la geo localizzazione e di stare in contatto con i propri amici.
Da dove nasce l’idea?
L’idea nasce di Enjinia nasce dal voler fare qualcosa di diverso rispetto a quanto presente già sul mercato. Noi adottiamo un metodo di lavoro innovativo basato su task. Non ci sono orari di lavoro, non c’è obbligo di venire in sede se non per riunioni o urgenze, ognuno è responsabile del proprio task e può portarlo avanti come e dove meglio crede. Grazie alle piattafome cloud poi riusciamo a seguire tutto in maniera efficiente e precisa, dal project fino all’hangout col team e col cliente.
Perché un giovane italiano dovrebbe avventurarsi nel progetto di una startup?
Pechè sente il bisogno di creare qualcosa di innovativo o semplicemente si sente imprenditore. L’errore più grande e comune che può esser fatto da un giovane è creare una startup per rispondere alla mancanza di lavoro. La domanda di lavoro altamente qualificato c’è ed è molto alta, per essere al timone di un’azienda e soprattuto di una startup ci vuole ben altro.
Quali sono le maggiori difficoltà che può incontrare una startup durante l’inizio del proprio cammino?
L’assenza totale di supporto da parte delle istituzioni. La legge startup che definisce le startup innovative è vecchia e poco chiara e soprattutto non aiuta fattivamente le aziende startup. Noi di Enjinia ci riteniamo molto fortunati ad operare in un contesto come quello di Città della Scienza di Napoli. Grazie a questo siamo in contatto quotidiano con tantissimi professionisti che ci affiancano e ci guidano a superare le difficoltà gestionali che possono venirsi a creare.
Inoltre vivere in incubatori validi come quello di Città della Scienza, permette di accedere a tante informazioni ed agevolazioni per allacciare rapporti con l’estero, altra cosa vitale per una startup.
Jacopo MARCHESANO