Le aziende italiane, attraverso una serie di gare competitive gestite da Fusion for energy, l’agenzia europea responsabile per l’Europa del progetto Iter, sono riuscite ad ottenere 780 milioni per la fornitura di componenti ad alto contenuto tecnologico, ai quali vanno ad aggiungersi ulteriori 18 in attività di ricerca e sviluppo.
Il progetto Iter è un’iniziativa trentennale per la costruzione e la sperimentazione di un reattore a fusione, situato a Cadarache in Francia, frutto di un accordo di collaborazione tra Europa, Stati uniti, Giappone, Russia, Cina, India e Corea del Sud.
I risultati ottenuti finora dalla partecipazione delle imprese italiane sono stati illustrati, alla presenza di oltre 150 imprese, da Enea, Confindustria Lombardia e il Lombardy Energy Cleantech Cluster.
Era presente anche Alberto Ribolla, nel suo doppio ruolo di presidente di Confindustria Lombardia e di Lombardy Energy Cleantech Cluster, il quale ha sottolineato come “i successi registrati fino ad oggi sono il risultato di un grande lavoro svolto in collaborazione tra aziende, centri di ricerca, università e istituzioni, il modello vincente dell’ecosistema-cluster che stiamo cercando il più possibile di promuovere“.
Durante l’incontro sono state evidenziate le opportunità imprenditoriali che potranno essere colte nei prossimi anni, dal momento che fino ad oggi sono stati investiti poco più della metà dei fondi a disposizione per le imprese europee, per le quali si prevedono nuovi appalti per oltre 2,3 miliardi di euro.
I bandi ancora da assegnare riguarderanno componenti ad alta tecnologia che dovrebbero garantire una concreta opportunità anche per le piccole e medie imprese italiane operanti nell’hi-tech e quelle imprese operanti in settori più tradizionali che vogliano affrontare nuove sfide.
Giovanni Lelli, commissario Enea, ha ricordato come l’ente che rappresenta “da decenni è impegnato ad attivare le indispensabili sinergie con il settore dell’industria e quello della formazione. Lo straordinario successo ottenuto dall’Italia nella partecipazione al progetto Iter, uno dei più complessi ed ambiziosi mai affrontati dal genere umano, dimostra inequivocabilmente come la strada tracciata da ENEA nella direzione di accrescere la competitività del Paese è quella giusta. Auspico che questo esempio diventi un modello a cui i decisori istituzionali facciano riferimento nel definire quelle strategie che devono rilanciare il nostro Paese verso una crescita solida e duratura“.
Vera MORETTI