Il presidente del Consiglio Renzi si dimostra ottimista (lo è per natura, pare…) sulla situazione del saldo dei debiti Pa: entro il 21 settembre sarà pagato tutto, dice. Ma qual è la situazione attuale dei debiti Pa? Come va l’andamento del saldo?
In realtà non così male. Secondo Cerved Group, nei primi tre mesi del 2014 ci sono i segnali positivi sul fronte dei pagamenti dei debiti Pa, delle partecipate pubbliche e dei fornitori della Pa stessa: cala il numero delle fatture non saldate e si accorciano i tempi di pagamento.
Secondo le ultime stime di Bankitalia, nel 2013 i debiti Pa sono scesi a 75 miliardi dai 90 stimati per il 2012 (ma qualcuno parlava di 120). Un’analisi sui dati in payline dai fornitori della Pa su un numero importante di fatture ha rilevato che nel trimestre gennaio-marzo 2014 è rimasto non stato saldato il 53,9% delle fatture, pari al 60,1% in termini di importi; si tratta, rispettivamente di -5,2% e -5,5% rispetto alla quota dello stesso trimestre del 2013. Sono miglioramenti più contenuti rispetto a quelli registrate nei due trimestri precedenti: la quota di debiti Pa scaduti si era infatti ridotta di oltre il 10% su base annua.
Si registra anche un miglioramento nei pagamenti da parte delle partecipate dalla Pa: nel primo trimestre 2014 risulta non pagato il 39,1% delle fatture (36,5% come importi), con un calo rispettivamente dell’1,3% e del 4% rispetto al dato dato di gennaio-marzo 2013. Le partecipate da regioni e autonomie locali restano le peggiori pagatrici per i debiti Pa, nonostante la percentuale di scaduto scenda dal 71,8% a un sostanziale 57,7%. Cala la quota di fatture inevase nelle partecipate comunali (-5,5%), mentre aumenta sensibilmente in quelle provinciali (dal 9,1% al 30,2%).
Rispetto ai primi tre mesi del 2013, scende il numero di fatture non pagate ai fornitori (dal 36,5% al 32,3%), così come quello degli importi inevasi (dal 31,2% al 27,6%) da parte dei partner commerciali della Pa. Lo scaduto relativo ai debiti Pa si riduce sia tra i fornitori di grandi dimensioni sia tra quelli più piccoli: calo sensibile tra le microimprese (-4,6%) e tra le grandi società (-4,4%), meno marcato per le Pmi (-2%).
Per una volta, poi il miglioramento dello stato dei debiti Pa unisce l’Italia, o quasi. Cala la percentuale di scaduto tra i fornitori del Sud (dal 43,9% del primo trimestre 2013 al 23,7%), del Nord Ovest (dal 27,4% al 19%) e del Centro (-1,2%). Nell’operoso Nord Est, invece, cresce, dal 32,2% del primo trimestre 2013 al 38,7%.