Sergio Tacchini torna in Italia?

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Il trend degli ultimi anni ha visto alcuni dei colossi stranieri aggiudicarsi pezzi pregiati del nostro Made in Italy, soprattutto appartenenti al settore della moda.

Tra gli ultimi marchi diventati stranieri ci sono Poltrona Frau, Loro Piana e Krizia ma, a voler essere precisi, i dati del Rapporto Outlet Italia testimoniano che, dal 2008 al 2012, sono state ben 437 le aziende italiane passate nelle mani di acquirenti stranieri.
In molti casi l’acquisizione ha segnato l’inizio di una nuova fase di rilancio o di espansione sui mercati internazionali per le società stesse.

Ma ci sono stati anche casi in cui il passaggio a mani straniere non ha portato a particolari vantaggi, come è accaduto per Sergio Tacchini, azienda fondata nel 1966 dall’omonimo tennista piemontese.

Il 2007 è stato, per l’azienda, un vero e proprio annus horribilis, poiché ha coinciso con l’acquisizione da parte del gruppo cinese Hembly International Holdings Limited.
La holding di Billy Ngok cambiò il nome dell’azienda italiana in Sergio Tacchini International, società ora in liquidazione.

Nel cambio, la società novarese ha rischiato grosso, tanto che la famiglia Tacchini ha deciso di riprendere il controllo dello storico marchio.

Sergio ed Alessandro Tacchini hanno dichiarato in una conferenza stampa: “Quella del 2007 è stata una scelta difficile. L’acquirente cinese ci sembrava il giusto interlocutore per rilanciarlo, soprattutto in Cina e nei mercati emergenti asiatici. Assistere a questa situazione è per noi molto difficile ed è per questo motivo che abbiamo deciso di provare a ricomperarlo”.

Con questo obiettivo, il 14 aprile scorso la famiglia ha inviato all’attuale proprietà del marchio un’offerta di 5 milioni di euro. “Si tratta di un’offerta sensibilmente superiore a quella avanzata da Wintex, altra società italiana di proprietà cinese”, sperando che “questa proposta venga accettata per permetterci di rilanciare il marchio nel migliore dei modi”.

L’iniziativa è stata appoggiata anche dal sindaco di Novara, Andrea Ballarè, il quale ha voluto evidenziare che “Novara è il luogo giusto dove costruire e dare una seconda vita allo storico marchio Sergio Tacchini”.

La città piemontese viene considerata dal suo cittadino numero uno il territorio ideale per il rilancio del brand, perché “ci sono gli spazi adeguati per collocare una attività di questo tipo”.

Vera MORETTI