La Regione Lombardia ha messo a disposizione voucher per le aziende del valore complessivo di 2 milioni e mezzo di euro, nell’ambito dell’Operazione Mini-bond.
Il progetto si pone come un canale alternativo a quello bancario e si offre alle imprese per recuperare fondi sul mercato e per emettere obbligazioni.
Una stima recente operata dall’Assessorato alle attività produttive conferma che sono circa 11mila le imprese, medie e grandi, interessate all’iniziativa in tutta la Lombardia, anche nella provincia di Pavia.
A questo proposito, Alberto Cazzani, presidente di Confindustria Pavia, ha dichiarato: “E’ una buona iniziativa, all’estero funziona. In provincia di Pavia, però, il 90% del tessuto produttivo è formato da aziende di piccole dimensioni che non hanno molte possibilità di attivare un’operazione di questo tipo. Confindustria chiede con forza da tempo incentivi per le aggregazioni delle imprese. Facendo rete aumentano le possibilità di innovare e differenziare i mercati“.
La Regione ha approvato venerdì in giunta il progetto che parte con il supporto di Finlombarda.
Verranno individuate le imprese lombarde che hanno la potenzialità per emettere obbligazioni, assistendole sia nella strutturazione delle operazioni di emissione, sia nell’acquisto di quote di obbligazioni.
Alle imprese emittenti verrà concesso un voucher per coprire i costi di emissioni, mettendo a disposizione 2,5 milioni.
Mario Melazzini, assessore regionale alle Attività produttive, ha commentato: “Vogliamo creare un ambiente favorevole alle imprese, mettendo in campo azioni di sistema innovative e integrate, che rispondano concretamente ai loro bisogni e adottando strumenti finanziari adeguati. Con il progetto Minibond diamo attuazione a quanto previsto dalla legge 11 Impresa Lombardia”.
Ha poi concluso Mauro Parolini, assessore regionale al Commercio: “Se Regione Lombardia partecipa con un quota importante tramite Finlombarda, vuol dire che ci crede e così ci possono credere anche gli investitori. Facilitiamo l’accesso delle aziende medie, ma non così grandi, a questo strumento, scendendo anche sotto il taglio minimo dei 5 milioni. Noi pensiamo che questo mercato dei minibond finalmente possa partire, dando una mano a un sistema che, per le regole di “Basilea 3”, vedrà nei prossimi anni una riduzione del credito pari a 100-150 miliardi di euro. Con questo sistema alternativo diamo una mano alle aziende per reperire fondi sul mercato. Inoltre, spesso l’emissione di minibond è anticamera alla quotazione in Borsa“.
Da una prima analisi della Regione le imprese potenziali per questo tipo di intervento sono per oltre il 30% in Lombardia, due su tre con credito positivo.
Vera MORETTI