Automotive in crescita in Campania

automazione

Il 2013 per la regione Campania è stato contraddistinto da un calo del pil ma anche da un brusco rallentamento degli investimenti e dei consumi delle famiglie.

Ciò è emerso dal rapporto della Banca d’Italia sull’economia della regione presentato a Napoli, che ha mostrato come gli investimenti siano scesi l’anno scorso del 5,6% rispetto al 2012, toccando quota 12 miliardi e 290 milioni; se si guarda al periodo 2007-2013 il calo degli investimenti arriva al -44,7%.
Calano anche i consumi delle famiglie che si attestano a 55 miliardi di euro scendendo del 3,1% rispetto al 2012 e toccando il -14,2% dal 2007.

Dati positivi arrivano dall’export, soprattutto dal settore automotive, che è salito, nel 2013, del 4,9% e, nel primo trimestre 2014, del 50,7%.
Si tratta di una ripresa che, però, viene livellata dal crollo dell’80,2% registrato nel periodo compreso tra il 2007 e il 2013,

Giovani Iuzzolino, analista della Banca d’Italia, ha dichiarato: “C’e’ un ripresa del settore che però era stato praticamente azzerato negli anni precedenti della crisi, e quindi si riparte da livelli molto bassi”.
Migliora anche il settore degli aeromobili, con l’export della Campania che e’ salito del 21,11% nel 2013, anche se in avvio del 2014 c’e’ un lieve calo del 2,9%.

Dati positivi arrivano anche dal settore moda, che nel 2013 ha rilevato un aumento del 7,1%, con una tendenza nel primo trimestre del 2014 che registra un +3,5%.
Bene anche il settore agroalimentare, che ha registrato un confortante +4,8%.

A questo proposito, ha aggiunto Iuzzolino: “Nel complesso l’agricoltura cala fortemente in volume di produzione nel 2013 con un -5,1%, un dato che penalizza la Campania rispetto ad altre zone d’Italia come il nordest che segnala una crescita del 4,7%. Vanno meglio le imprese che vendono all’estero, visto che l’export della filiera agroalimentare cresce, raggiungendo il 28% di tutto l’export regionale, mentre la domanda interna cala”.

Vera MORETTI