Sono partite le iniziative legate all’introduzione del Marchio Unico Nazionale e della Certificazione d’Origine e Tipicità Italiana che mirano a rilanciare l’economia nazionale e sostenere lo sviluppo e l’export delle produzioni Made in Italy.
Così Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro, ha presentato il progetto: “Riprendiamo le parole di molti illustri esponenti del Made in Italy, del ministro dell’Agricoltura Martina e dello stesso primo ministro Renzi che della valorizzazione e promozione delle eccellenze italiane hanno fatto un vero e proprio cavallo di battaglia per sostenere lo sviluppo economico nazionale e garantire le più importanti ricadute occupazionali”.
Entrambe le iniziative hanno una funzione strategica, in particolare per le imprese che, attive in diversi settori, potranno beneficiare di un programma di promozione capace di rendere identificabili le qualità e gli intrinseci valori dell’offerta nazionale.
In seguito ad un accordo firmato sabato 17 maggio, il Consorzio Conosci di Conflavoro, la Confederazione piccole e medie imprese, associazione nazionale che raggruppa circa 35mila imprese italiane attive nei diversi settori del Made in Italy, è stato indicato come soggetto gestore per l’assegnazione del Marchio Unico Nazionale e della Certificazione Volontaria di Conformità d’Origine e Tipicità Italiana.
A questo proposito, Capobianco ha aggiunto: “Massima visibilità, recupero di buona parte del valore economico, circa 60 miliardi di euro, generato dalla contraffazione o clonazione di prodotti spacciati per italiani ed ancor più l’assunzione di un nuovo primato mondiale determinato dall’adozione di un Marchio Unico Nazionale commercialmente strategico per la conquista di ulteriori quote di mercato e per meglio approcciare e soddisfare le richieste dei diversi mercati mondiali“.
Per questo motivo, Conflavoro diventa un punto di riferimento per le imprese Made in Italy e vuole dunque sviluppare tutte le possibili iniziative di coinvolgimento delle altre associazioni di categoria e degli organismi pubblici al fine di rafforzare ancor più la strategica funzione del Marchio Unico Nazionale e della sua Certificazione.
Vera MORETTI