C’è un’esportazione oltre i nostri confini che non conosce crisi: l’export negli ultimi cinque anni del settore vitivinicolo è passato da 3.673 a 5.039 milioni di euro, con un incremento nel 2013 del 7% sull’anno precedente e, grazie anche alle nuove sezioni Vininternational – International Wine Production e International Buyers’ Lounge , la 48esima edizione di Vinitaly non potrà non rivolgersi prevalentemente al mercato estero. Con il 41% del totale esportato, Stati Uniti e Germania, entrambi con un valore di oltre 1 miliardo di euro, sono i due mercati di riferimento, ma l’attenzione sarà dedicata soprattutto ai nuovi orizzonti in rapida crescita che registrano incrementi di valore a due cifre nell’ultimo anno come il Regno Unito (15,4%), la Svezia (+15%) e la Russia (14,4%).
«Le premesse sono positive per questa Vinitaly, che si conferma piazza per gli affari grazie a un potenziamento dell’incoming dai più interessanti mercati, sia consolidati che emergenti, e all’International Buyer’s Lounge – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. La nuova iniziativa prevede incontri b2b con selezionati operatori esteri nell’area Taste and Buy e degustazioni nell’Enoteca dell’International Buyers’ Lounge, dove vini pensati dalle aziende per i mercati esteri vengono proposti a tutti gli operatori stranieri presenti in fiera».
Crescono sensibilmente anche i mercati di piccola e media grandezza come Corea del Sud, Hong Kong, Singapore e Taiwan. Tassi incrementali a due cifre si registrano in Vietnam (+28,3%), Malaysia (+39,2%) e Filippine (+19,7%). La ripresa economica passa anche da qui…
Jacopo MARCHESANO