L’industria automobilistica deve fare i conti con un fenomeno che, soprattutto nelle grandi città, sta prendendo piede in maniera molto repentina.
Il car sharing, infatti, anche a causa della crisi che ha ridotto le possibilità economiche degli italiani, sta finalmente diventando una piacevole realtà, che permette non solo di dividere le spese, onerose, che una macchina comporta, ma anche di dimezzare la presenza di autovetture nelle strade cittadine e, di conseguenza, diminuire l’emissione di gas tossici e altamente inquinanti.
La città italiana dove questa tendenza è più diffusa e sentita è Milano, con circa 90.000 utenti e 1.500 autovetture.
Guardando i dati su scala europea la capitale dove il fenomeno è più diffuso è Berlino, seguita da Londra e Parigi.
Le peggiori performance sono quelle registrate a Roma e Madrid ma nella capitale italiana è partito il servizio Car2Go, che potrebbe aumentare notevolmente il numero degli utilizzatori.
Proprio il dilagare del car sharing rischia di mettere in crisi, secondo un’indagine condotta da AlixPartners, il mercato automobilistico.
Per questo, occorre che gli addetti ai lavori si decidano a studiare strategie efficaci per la produzione di automobili, che siano in grado di far coesistere l’auto privata e quella condivisa.
Dai dati si evince che nel mondo attualmente un milione di persone circa si sposta utilizzando il car sharing ma, dalle stime effettuate, questo dato potrebbe salire a 12 milioni entro il 2020.
Questo fenomeno causerà una ulteriore riduzione delle vendite nel settore automobilistico, già messo a dura prova dalla crisi economica degli ultimi anni, ma avrà ovvie ricadute positive dal punto di vista dell’impatto ambientale.
Un altro fenomeno che si sta diffondendo soprattutto nei paesi del Nord Europa è quello del car pooling, che consiste nel condividere le spese di viaggio assieme ad altre persone, riducendo il costo del carburante e dei pedaggi autostradali pro-capite, ma anche l’inquinamento ambientale.
I siti migliori offrono la possibilità di selezionare i compagni di viaggio in base alle caratteristiche e danno la possibilità ai viaggiatori di esprimere un giudizio sui propri compagni di viaggio, che possono così costruirsi una reputazione positiva.
Vera MORETTI