Autotrasporti in ginocchio a causa della concorrenza sleale

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Tra i settori in particolare crisi, c’è anche quello dell’autotrasporto, che, come denunciato anche da Giuseppe Barberis, presidente Cna Fita Liguria, “sta assumendo contorni emergenziali preoccupanti“.

A causare i disagi maggiori alle imprese italiane del comparto è il continuo aumento dei costi, che costringono gli autotrasportatori a chiudere.
E ad approfittarne sono le aziende dei Paesi dell’Est Europa, che beneficiano di vantaggi competitivi sul costo del lavoro, delle assicurazioni e del carburante, ai quali l’Italia non riesce ad opporre un’efficace resistenza.

Ha aggiunto Barberis: “L’autotrasporto sta subendo un attacco senza precedenti, con gravissime ripercussioni in termini economici e occupazionali. Il risultato? Minore contribuzione previdenziale, minor introito di tasse e soprattutto minore sicurezza. E in Liguria le imprese dell’autotrasporto – tra piccole, medie e grandi dimensioni aziendali – sono circa 3000 con una realtà occupazionale stimata in circa 7000 addetti!

La denuncia riguarda la situazione italiana in generale ma si sofferma sulla Regione Liguria, che si trova a contrastare una concorrenza sleale da parte dei vettori esteri, come ha voluto puntualizzare Gino Angelo Lattanzi, responsabile della Cna Fita Liguria: “Più volte nel corso degli anni abbiamo segnalato questa grave situazione agli organi di controllo preposti, Polizia Stradale e Guardia di Finanza, e al Prefetto di Genova. In altre regioni italiane controlli mirati e ben coordinati hanno fatto emergere nel concreto l’inquietante realtà di illegalità composta dal non rispetto dei contratti di lavoro, del Codice della Strada e delle regole fiscali. Una realtà preoccupante anche per la sicurezza stradale. In Liguria cosa si aspetta per fare altrettanto?

Vera MORETTI