Partono oggi, con la cerimonia di inaugurazione, i giochi olimpici invernali, quest’anno ospitati dalla località di Sochi, in Russia.
Non sappiamo ancora se i nostri atleti riusciranno a vincere qualche medaglia, ma c’è una squadra di cinquanta valorosi italiani che ha già vinto la sua personale sfida.
Si tratta delle imprese di casa nostra che hanno lavorato negli ultimi anni ai cantieri olimpici, fornendo consulenza, prodotti e materiali per le infrastrutture e le gare, arredi per hotel e centri commerciali realizzati proprio in vista dei Giochi invernali.
Parlano italiano i battipista e le attrezzature per la sicurezza sulle piste da sci, ma anche il know how che ha portato alla realizzazione di alcune infrastrutture chiave, come strade, gallerie, snodi ferroviari.
Sono diverse le società italiane che hanno partecipato a questo importante progetto, supportando le imprese russe, comprese alcune pmi, per un giro d’affari complessivo che supera i 120 milioni.
Le piste dell’area di Rosa Kuthor, che ospiteranno le gare di sci alpino, saranno preparate dai 62 battipista della Prinoth (Gruppo Leitner): una commessa da 15 milioni di euro.
Michael Seeber, presidente del Gruppo, ha commentato soddisfatto: “È una delle più importanti per noi: siamo riusciti a battere la concorrenza tedesca“.
Negli ultimi anni Leitner nell’area ha fornito 18 impianti, per un valore di 50 milioni, pari alla metà delle commesse vinte dai rivali dell’austriaca Doppelmayr.
Ha aggiunto Seeber in proposito: “Nelle trattative abbiamo dovuto muoverci senza appoggi, ci è mancato il supporto delle istituzioni pubbliche“.
Arrivano da Bolzano, e precisamente dal Business Location Südtirol (Bls), i cannoni da neve della Technoalpin.
Ha dichiarato Alessandro Rachetti, area manager del gruppo: “Abbiamo fornito chiavi in mano quasi 250 sistemi, mentre un concorrente americano si è aggiudicato quelli per le discipline alpine“.
Sulle piste della Ski Area le reti di protezione, le transenne e gli altri elementi di segnalazione arrivano invece da Bergamo, come ha spiegato Diego Parigi, uno dei soci della Pmi che ha messo a segno una commessa da 5 milioni: “Abbiamo fornito quasi 130 chilometri di materiali di sicurezza, oltre ai paletti da slalom e 2mila materassi per assorbire gli urti degli sciatori che finiscono fuori pista”.
Vera MORETTI