“Le fiere sono il miglior strumento promozionale per fare business. Ovunque ci sia innovazione, tecnologia o riconoscibilità, c’è la possibilità di inventare un evento di successo”. Stentavamo, forse, a crederci, ma alle parole di ieri del direttore di Senaf, Emilio Bianchi, vengono in soccorso le cifre: nei 1.027 eventi che si sono tenuti nel nostro Paese, e che hanno schierato 200mila espositori totali, il giro d’affari totale ha sfondato quota 60 miliardi.
«Nonostante la crisi continui a mordere e le fiere mostrino che le difficoltà non sono ancora finite – commenta Ettore Riello, presidente di Aefi, l’Associazione delle esposizioni e fiere internazionali – il nostro Osservatorio del secondo trimestre 2013 evidenzia segnali incoraggianti: sia il numero delle manifestazioni che quello degli espositori hanno registrato un saldo positivo (+25,1% e + 8,7%). Le imprese italiane continuano a nutrire fiducia nello strumento fiera, ma la crisi induce a essere più selettivi nella scelta delle manifestazioni da presidiare. Affinché le fiere possano continuare a essere percepite come una reale piattaforma competitiva, tutto il settore è chiamato a evolvere verso una maggiore compattezza e una migliore capacità di offrire strumenti per comprendere i mercati e supportare gli espositori»
Jacopo MARCHESANO