D’ora in poi il credito Iva trimestrale chiesto a rimborso sarà validamente cedibile, con efficacia anche verso l’erario.
Ciò è possibile grazie alla Corte d’Appello di Venezia che ha confermato in secondo grado la possibilità di cessione a terzi dei crediti Iva derivante dalla dichiarazione infrannuale su base trimestrale.
Nonostante il Ministero delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate si siano opposte alla possibilità che il contribuente cedesse i crediti d’Iva trimestrali, poiché l’Agenzia sosteneva che tale rimborso potesse avvenire solo a rapporto tributario esaurito, quindi solo per i crediti annuali, la Corte d’Appello di Venezia ha stabilito invece che tutti i crediti (inclusi quelli tributari) possono invece essere oggetto di cessione.
E’ compreso dunque anche il credito trimestrale Iva, che costituisce un credito certo: in questo modo le imprese possono ottenere, attraverso il factoring, l’anticipo di ingenti rimborsi IVA che lo Stato impiega a volte anni a pagare e che possono invece diventare importante strumento di accesso al credito.
Lo studio legale Lupi & Associati di Milano ha commentato: “È una sentenza che farà giurisprudenza e probabilmente cambierà in meglio la vita delle imprese italiane. La sentenza afferma un principio innovativo ma da tanto tempo atteso sia dalle grandi aziende e dalle PMI che dagli intermediari del credito”.
La cessione dei crediti consente infatti alle aziende di farsi anticipare dagli intermediari che esercitano l’attività di factoring il pagamento di una parte dei crediti generati dall’attività di impresa. Il factor, in questo modo, diventa il titolare del credito ed ha diritto di pretenderne il pagamento direttamente dal debitore ceduto.
Nel caso del credito per IVA versata in eccesso viene ceduto il diritto al rimborso verso l’Agenzia delle Entrate.
Vera MORETTI