Con il nuovo anno, i contribuenti sono chiamati a rispettare una serie di adempimenti, molti dei quali diversi da quelli esistenti l’anno scorso.
Per questo motivo, è utile che venga fatta chiarezza per capire chi deve pagare cosa, per non incappare in spiacevoli multe.
Tra queste, c’è anche la TARI, dovuta da chiunque possiede o detiene a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani.
Escluse dal pagamento sono le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali che non siano detenute o occupate in via esclusiva.
In caso di pluralità di possessori o di detentori, essi sono tenuti in solido all’adempimento dell’unica obbligazione tributaria.
In caso di detenzione temporanea di durata non superiore a sei mesi nel corso dello stesso anno solare, la TARI è dovuta soltanto dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione o superficie.
Nel caso di locali in multiproprietà e di centri commerciali integrati il soggetto che gestisce i servizi comuni è responsabile del versamento della TARI dovuta per i locali e le aree scoperte di uso comune e per i locali e le aree scoperte in uso esclusivo ai singoli possessori o detentori, fermi restando nei confronti di questi ultimi gli altri obblighi o diritti derivanti dal rapporto tributario riguardante i locali e le aree in uso esclusivo.
Per le aree a destinazione ordinaria si prenderà come base per l’applicazione della TARI quanto dichiarato ai fini dei precedenti prelievi sui rifiuti.
Nella determinazione della superficie assoggettabile alla TARI non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente.
Per i produttori di rifiuti speciali assimilati agli urbani, nella determinazione della TARI, il comune, con proprio regolamento, può prevedere riduzioni della parte variabile proporzionali alle quantità che i produttori stessi dimostrino di aver avviato al recupero.
La TARI è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un’autonoma obbligazione tributaria.
Sono previste riduzioni per il mancato o parziale svolgimento del servizio e per la raccolta differenziata in riferimento alle utenze domestiche, ma anche in caso di abitazioni con unico occupante, o utilizzate per uso stagionale o in maniera discontinua o nel caso di fabbricati rurali ad uso abitativo.
Vera MORETTI