Ora che luminarie e alberi di Natale sono spariti, e gli italiani sono ritornati, seppur mestamente, alla normalità, si possono fare i bilanci che riguardano le festività appena trascorse.
Che la crisi minacciasse la voglia di festeggiare si sapeva, e infatti le stime relative alla spesa per i regali natalizi erano in difetto rispetto al 2012, ma ora, con i dati alla mano, è arrivata la conferma.
Coldiretti testimonia che la flessione c’è stata: le famiglie italiane hanno speso poco più di 4 miliardi di euro, cioè 205 milioni di euro in meno rispetto all’anno scorso.
Il Codacons rincara la dose, poiché si tratta di una diminuzione che ha interessato tutti i comparti, con un crollo che non ha tregua dal 2007 ad oggi e una riduzione degli acquisti di quasi 8 miliardi di euro.
Per chi si chiede se questo calo ha interessato solo alcune regioni italiane, ecco la risposta di Confesercenti: le vendite sono diminuite in tutta Italia.
Nonostante, però, si tratti solo di cifre con segno negativo, una buona notizia c’è: gli italiani, chiamati a scegliere cosa regalare ad amici e parenti, hanno ripiegato in buona parte sui prodotti Made in Italy, soprattutto quelli del settore alimentare.
Se sotto l’albero i doni erano pochi, sulle tavole non si è rinunciato a pranzi e cenoni, firmati Italia al (quasi) 100%. Niente menù esotici o esterofili, ma solo la cucina tradizionale, che tanto ha da offrire ai nostri palati, anche e soprattutto quando si tratta di festeggiare.
Ma non siamo stati solo noi a scegliere di mangiare italiano, perché, in occasione del Natale 2013, l’export dei prodotti alimentari nostrani ha superato i 2,7 miliardi di euro.
Protagonista, forse inaspettato, è stato lo spumante, preferito anche al mitico champagne francese.
Vera MORETTI