La Toscana sta diventando sempre più una regione leader per quanto riguarda la moda.
Lo stesso presidente della Regione, Enrico Rossi, in occasione dell’inaugurazione dell’85esima edizione di Pitti Uomo, svoltosi a Firenze dal 7 al 10 gennaio, ha dichiarato: “Se oggi questa regione è in piedi in buona misura lo dobbiamo alla presenza del settore moda“.
Quello di Rossi è stato un vero e proprio omaggio alle tante piccole e medie aziende che operano nel settore dell’abbigliamento e della pelletteria d’alta gamma e che contribuiscono all’esportazione del Made in Tuscany, non solo nelle altre regioni italiane ma anche all’estero.
Anche UniCredit ha deciso di muoversi in questa direzione, tramite una collaborazione col Centro di Firenze per la Moda Italiana.
A questo proposito, si sono incontrati Federico Ghizzoni, amministratore delegato dell’Istituto di credito e Stefano Ricci, presidente del Centro di Firenze.
Lo stesso Ghizzoni ha dichiarato: “A oggi con UniCredit International per la Moda abbiamo erogato quasi 100 milioni di nuovi finanziamenti e oltre 100 delle aziende segnalate da CFMI, espositrici di Pitti Uomo a Firenze e di CPM a Mosca, hanno usufruito dei prodotti UniCredit dedicati alla loro attività internazionale. Abbiamo lavorato seriamente al progetto Fatto in Italia e abbiamo contattato 440 imprese, creando anche il portale UniCredit International per la Moda che ha registrato nell’anno 8000 visitatori unici. Ancora 389 aziende hanno partecipato con noi all’iniziativa Destinazione Cina, che si è tenuta lo scorso ottobre a Firenze e a Napoli per supportare chi vuole esportare in quel Paese“.
I progetti futuri riguardano una serie di contatti ed incontri, per il settore calzaturiero, tra i buyer di Emirati Arabi, Oman, Germania e Polonia.
Inoltre, tra il 16 e il 18 gennaio, durante il Pitti Bimbo, avrà luogo un B2B dedicato, appunto, all‘abbigliamento bimbo con 30 aziende esportatrici.
Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, ha confermato che i dati relativi all’export sono molto incoraggianti: “Nel mercato interno abbiamo perso il 20% del fatturato, consumi per circa 10 milioni di euro“.
Vera MORETTI