Un settore allo sbando che riesce a sopravvivere solo grazie alla domanda internazionale, è questa la fotografia che se ne ricava dalle parole del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, all’esame dei dati consuntivi relativi al sistema turistico-alberghiero del 2013: “Un mese di dicembre trainato dalla crescita della domanda estera ha consentito al comparto di chiudere il 2013 con un risultato di sostanziale equilibrio nel numero dei pernottamenti, che tuttavia non arresta la flessione dei fatturati delle imprese ricettive e l’inevitabile calo degli occupati e il costante calo della clientela interna che rispecchia la grave crisi economica nella quale il Paese continua a dibattersi”.
Il calo delle presenze alberghiere dei nostri connazionali, per quanto riguarda l’anno appena trascorso, è stato pari ad un -2,9%. Percentuale opposta, invece, per la componente straniera con una crescita pari ad un +3,7% di pernottamenti. Nel dettaglio mensile gli italiani hanno fatto segnare indicatori negativi tutti i mesi ad eccezione di novembre (+0,1%) e dicembre (+1,1%). Gli stranieri hanno segnato solo 3 mesi di trend negativo (gennaio, aprile e novembre), inanellando incrementi record a dicembre (+7,5%), maggio (+7,3%) e marzo (+6,6%).
“La crescita della clientela straniera – ha dichiarato Bocca – testimonia lo sforzo che le imprese stanno compiendo. Abbiamo sicuramente uno dei poli turistici di eccellenza tra i più attrattivi del mondo, per giunta dotato di un sistema ricettivo capace di soddisfare tutte le esigenze, con una gamma di soluzioni adeguate ai gusti ed alla capacità di spesa di chiunque scelga l’Italia per un proprio soggiorno. Ma occorre ancora fare molto per rilanciare la domanda interna”.