Via libera alle infrastrutture per i carburanti alternativi

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Il Consiglio europeo dei Trasporti ha dato il via libera alla bozza di proposta elaborata dalla Commissione Europea sulle infrastrutture dedicate ai carburanti alternativi.

La direttiva, che fa parte dell’iniziativa Clean Power for Transport, mira a creare impianti di distribuzione e rifornimento, standard tecnici e norme comuni all’interno dei confini comunitari, elementi ritenuti indispensabili per promuovere la domanda dei consumatori per i carburanti alternativi, come l’elettricità , l’idrogeno e il gas naturale, e per i relativi veicoli.

Ogni Stato membro adotterà un quadro politico nazionale per lo sviluppo del mercato infrastrutturale dei carburanti alternativi infrastrutture, valutando lo stato attuale e il futuro sviluppo e ponendosi precisi obiettivi e budget economici.

Inoltre ogni nazione dovrà determinare:

  • il numero dei punti di ricarica dei veicoli elettrici
  • stazioni di rifornimento nei porti marittimi e interni di gas naturale liquefatto (GNL)
  • stazioni di rifornimento di GNL e di gas naturale compresso (CNG) per i veicoli a motore
  • punti di rifornimento per l’idrogeno (se lo Stato membro dovesse decidere di includerlo nel proprio quadro politico nazionale)
  • fornitura di elettricità nei porti marittimi e interni

Per quanto riguarda, invece, la situazione dei carburanti fossili, nonostante oggi non sia stata registrata nessuna impennata improvvisa, ci si aspettano settimane dure, con un aumento delle accise e quindi sui prezzi alle pompe.
Il motivo è, come già annunciato in precedenza, la necessità di trovare risorse per evitare di far pagare l’Imu ai cittadini.

Nel dettaglio, a livello Paese, i prezzi della benzina vanno oggi da 1,783 di Eni a 1,794 di Q8 e Tamoil, mentre il diesel oscilla tra 1,708 di Eni e 1,726 di Shell e Tamoil.

Vera MORETTI